EUROPEE. HA STRAVINTO L’ASTENSIONE E LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI ORA CHIEDE LAVORO
A freddo…Mi hanno insegnato che per giudicare un quadro o un libro, bisogna andare fino in fondo.Il quadro lo si deve guardare tutto, nella sua completezza.Il libro va letto sino all’ultima pagina.Una rappresentazione teatrale, un film, qualsiasi cosa insomma, va giudicata senza togliere componenti dello stesso, altrimenti si falsificherebbe l’oggetto in questione.Idem per queste elezioni.Dunque, il voto dice che lo sfruttamento e la corruzione sono stati “scelti” dal 35% circa dei votanti.Che le cordate elettorali costruite sulla paura (prima seminata e poi raccolta), sulla finanza, sulla prepotenza dei ricchi, sull’arroganza, sull’esclusione degli ultimi, alla fine, guardando la tela nella sua interezza, dice che in Italia c’è una minoranza impaurita, clientelare e servile.Se a quel 35%, per pietà, aggiungo tutti i voti della destra estrema, rimane sempre una “forte minoranza” che non va comunque sottovalutata (ed i fatti di questo anno, ce ne danno conferma).Così abbiamo una lega al 18% circa, un 5 stelle al 9%, un fratelli d’Italia al 4%, un pd al 12% etc etc.Quello che dice invece la maggioranza, quel 46% di non votanti, è che non si riconosce in questo sistema fondato sulla precarietà politica, sociale, morale, etica ed economica.Allora, che una deriva pericolosa sia stata intrapresa, è fuor di dubbio, che il vento maleodorante del fascismo nelle sue sfaccettature più subdole (cominciando dall’induzione del pensiero) gira intorno alle nostre teste, è fuor di dubbio, che il semino del male abbia attecchito qua e là, pure. Che qualche tomba sia stata aperta è evidente ai più, che in Italia ci sia ignoranza non è in discussione ma che nel mondo stia cominciando l’era del regime reazionario di massa, per il momento lo escludo.Il puzzo c’è ma non è forte e può essere fermato. Deve essere fermato e battuto.Occorre una risposta immediata, da ieri, che ristabilisca i ruoli che stia dalla parte del e dei popoli sfruttati, che dia lavoro e dignità.Che non si affidi a Facebook per “notificare” a 1800 lavoratori che sono disoccupati.Un fatto di una gravità inaudita che si registro’ nel ’54 quando la Edison (di Savona, se non erro) fece pervenire notte tempo, attraverso un’impresa di vigilanza privata, lettere di licenziamento agli operai “prescelti”.Furono colpiti con cura i bersagli vagliando l’aspetto politico sindacale.Nel 2019 ci si affida alla tecnologia per avere le mani più pulite.Quindi, considerando anche questa tornata elettorale (il sovranismo, su 28 paesi di cui uno in uscita, ha fatto lo stesso rumore del..un “flop”, insomma) il tema dello sfruttamento, del disprezzo verso il lavoro è ancora all’ordine del giorno (tra la mancetta degli 80 euro e sta buffonata del reddito di cittadinanza si sarebbe dovuto investire in aziende, fabbriche, artigianato, imprenditoria, al fine di produrre pane lavoro libertà e dignità).Ancora nessuna reazione a questo “disprezzo” istituzionale.La forza lavoro è ancora usata come quella che Marx aveva individuato come “esercito di riserva”.Posto quindi che il 46% degli aventi diritto ha deciso di non chinarsi a questo sistema, è evidente che sta aspettando risposte.Risposte concrete attraverso la lotta pacifica ma coesa, decisa ed immediata.Chi non ha votato non è capitalista, non è razzista, non è individualista, non crede alle promesse elettorali ma soprattutto non si identifica in nessun partito.Ed io temo che molta sinistra sia rimasta a casa.Riprendere questo popolo e riportarlo alle urne è l’unico modo per fermare la deriva e per ristabilire equilibrio sociale.Emile Zola, a metà dell’800 nel suo germinal, scriveva: “quando non si è più forti, bisogna essere più giudiziosi”Noi siamo, oggi, più “timidi” che forti ma certamente possiamo essere molto più giudiziosi…Un p.s per salvini:Caro felpa pig, Dio santi e Madonna sono di tutti, in tutte le parti del mondo, in tutti i cuori di chi crede, nel mondo.In tutto il mondo c’è un Dio…Leggi il vangelo di Giovanni (non il tuo vicino di casa, si intende).“(…) amatevi gli uni agli altri come io ho amato voi” (…)
