GRILLO AL BIVIO.
Con le dichiarazioni di questi giorni, irridenti verso Bersani e il PD, Grillo sembra già in preda al delirio di onnipotenza. Speriamo gli passi presto. Perché il comico-politico, con il suo potere di interdizione al Senato, ha due strade davanti a sé.Può appoggiare – insieme al PD, che detiene la maggioranza dei voti alla Camera – poche e fondamentali riforme, attese da tutto il popolo italiano (in primis le riforme contro “la casta”: riduzione dei deputati e dei senatori, riduzione dei loro compensi, abolizione dell’immunità parlamentare, legge sul conflitto d’interessi, ecc., ma anche riforme economiche per esempio in materia di tasse e cuneo fiscale per aziende e lavoratori).Oppure può sbarrare la strada a tutte le proposte, rendere l’Italia ingovernabile e trascinare rapidamente il Paese alla rovina.Nel primo caso sarà ricordato come un eroe, come l’uomo che rinnovò la politica e lo Stato, come il padre della Terza Repubblica.Nel secondo caso sarà ricordato solo come un tragico clown, un populista e un demagogo che ha ingannato otto milioni di italiani con una beffa di cui non si era mai visto l’eguale nemmeno nei Paesi dell’America latina.Tutto qui. Ora vieni avanti, Grillo, facci vedere che sai fare.
