SULLA SEA WATCH SALVINI IGNORA
Scrive sui social di getto e sbaglia: “L’Unione Europea vuole risolvere il problema #SeaWatch? Facile. Nave olandese, ONG tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto”. Così il ministro dell’Interno su Facebook e Twitter a proposito della nave da 12 giorni al largo di Lampedusa. Come giustamente e prontamente ha già fatto notare Vincenzo Accozzaglia Vasile, il ministro, candidato 5 volte al parlamento europeo, confonde l’Ue con la Corte europea dei Diritti Umani (Cedu)cui alcuni migranti si sono rivolti. Quest’ultima non c’entra nulla con l’Ue. Undici anni da deputato europeo non gli sono serviti nemmeno per imparare le sigle. Ma anche se davvero si volesse riferire all’Unione, il ministro fa finta (sì, in questo caso fa finta) di non sapere che non esiste una politica comune dell’immigrazione, cioè gestita dall’istituzione europea. La politica dell’immigrazione è demandata agli accordi tra i governi dell’Ue: se non c’è accordo non si può far nulla. Come ha sempre fatto e continua a fare, imbroglia approfittando del fatto che nessuno gli fa notare quanto sia a corto di conoscenze, cosa gravissima per un qualunque ministro di un qualsiasi Stato europeo. Ungheria compresa, per dire.
