TUTTI VIDERO, NESSUNO INTERVENNE, NESSUNO POTÉ PARLARE

TUTTI VIDERO, NESSUNO INTERVENNE, NESSUNO POTÉ PARLARE

L’azione di guerra che coinvolse un aereo civile italiano, in tempo di pace, avvenne poco prima delle 21 del 27 giugno 1980, quando un DC9-15 della compagnia aerea Itavia, esplose e poco dopo si inabissò nei fondali a circa 60 miglia da Ustica, lungo l’aerovia Ambra 13. Il volo di linea IH870, partito da Bologna e diretto a Palermo, quel giorno aveva a bordo 77 passeggeri, di cui 13 bambini e quattro membri di equipaggio.Quella sera nessuno ebbe a vedere cosa era accaduto ma in quella zona c’erano aerei da guerra americani, francesi e libici.C’erano portaerei, c’erano puntati i migliori radar, i migliori uomini eppure nessuno ebbe a vedereC’erano soprattutto persone innocenti che saliremo le scalette di quell’aereo per tornare a casa, per andare vacanza e non scesero mai a Palermo. In quei momenti in quelle ore tutti videro, tantissimi, nessuno intervenne, nessuno parlòAnzi strani incidenti, strane coincidenze impedirono ad alcuni di parlare, di vivere, di testimoniare