PER PUTIN L’IDEA LIBERALE HA FATTO IL SUO TEMPO
Putin, uno dei grandi statisti che ispirano Salvini, ma anche il resto della destra italiana, dichiara che l’idea liberale ha fatto il suo tempo e che il suo esempio di riferimento è Pietro il Grande. Si discuterá a lungo di questa dichiarazione di guerra ideologica alla democrazia liberale (senza dimenticare che le repubbliche “popolari” dell’est europeo forzosamente alleate dell’URSS non erano certo liberali). Qui mi limito a segnalare un dettaglio non marginale: lo stato non liberale (o illiberale, come ha già teorizzato Orban) con le altre libertà garantite dai diritti dell’uomo ha in spegio anche quella di religione. La democrazia illiberale opta dunque non per il pluralismo religioso ma per la religione “di stato”. Ecco il perchè del presenzialismo di Putin alle liturgie ortodosse. Religio instrumentum regni. Nel nostro caso sappiamo che si tratterebbe della riesumazione del cattolicesimo di stato di fascista memoria. In questo quadro appaiono non solo arcaici ma schiettamente putiniani (antiilluministi, antiliberali) Borghezio che porta i maiali a contaminare i terreni destinati alle moschee, i milioni di polacchi pre-conciliari e wojtiliani che hanno fatto una catena umana per chiudere i confini ai musulmani, Salvini che brandisce rosario e vangelo. Ci aspetta una nuova lunga guerra contro il cesaropapismo bizantino e russo, nella sua versione post- moderna. Ovviamente a una parte del clero italiano questa versione della religione piace giá molto fin d’ora perchè conferirebbe al cattolicesimo italiano, pur minoritario, una posizione di preminenza, spendibile in Parlamento anche per amputare le leggi “bioetiche” e di diritto civile fin qui faticosamente conquistate da decenni di lotte (per esempio, l’unione fra persone gay, il diritto a gestire il proprio finis vitae, ecc.) Segnalo che I vertici di CL giá vent’anni fa dichiarono pubblicamente il loro rifiuto dell’illuminismo (matrice della laicità liberale), così come l’Opus dei non esitò fin dalla sua fondazione a schierarsi sullo stesso versante. Una profonda faglia ha giá cominciato a spezzare la Chiesa italiana. Bisognerá scegliere fra Putin-Salvini-neofascisti-integralisti e Francesco. È inutile diffondersi in esecrazioni e sdegnate ingiurie contro quello schieramento politico-religioso. Serve solo provare a rispondere a questa domanda: come e dove resistere all’assalto filosofico/ideologico di Putin/Salvini/Orban? Il resto non serve.
