DECRETO SICUREZZA BIS, INTESA SUGLI EMENDAMENTI TRA LEGA E 5 STELLE

DECRETO SICUREZZA BIS, INTESA SUGLI EMENDAMENTI TRA LEGA E 5 STELLE

È stato raggiunto l’accordo tra M5s e Lega sugli emendamenti al decreto Sicurezza bis. La novità è che in questo nuovo incontro è saltata la norma che precedentemente era prestabilita dalla Lega che permetteva al Viminale di avere più poteri in materia di sbarchi e trasbordi di cittadini stranieri irregolari. Per questo emendamento è subentrata la riluttanza dei 5 Stelle e così la Lega ha deciso di non presentarlo ufficialmente.Invariata invece la parte della Misura che prevede l’arresto del comandante della nave in caso compia: “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra” verra’ sempre arrestato. È previsto in un emendamento della Lega al decreto Sicurezza bis. L’emendamento introduce una fattispecie a quelle previste dall’articolo 380 della procedura penale, che definisce i reati per i quali scatta “l’arresto di chiunque e’ colto in flagranza” nel commettere una serie di reati. Tra essi e’ aggiunto, appunto, quello di “resistenza e violenza contro nave da guerra”. Sono 44 gli emendamenti presentati dai 5 Stelle al dl Sicurezza bis. Tra questi l’istituzione “presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti” di un “registro nazionale delle imbarcazioni confiscate” ed inoltre si chiede che: “i natanti confiscati” siano “affidati dall’autorità giudiziaria procedente in custodia giudiziale, salvo che vi ostino esigenze processuali, agli organi di polizia, nonché Capitanerie di porto, che ne facciano richiesta rispettivamente per l’impiego in attività di polizia ovvero per finalità di giustizia, di protezione civile o di tutela ambientale. I mezzi di trasporto non possono essere in alcun caso alienati”. C’era stato inoltre un tira e molla da parte del M5s che sembrava restio all’aumento dell’importo delle sanzioni per le navi che violano la legge. Mentre la Lega spingeva perchè le sanzioni venissero aumentate fino a un milione di euro. Prima i 5 stelle in un emendamento avevano riconfermato le stesse cifre previste dal testo attuale del decreto, dove si leggeva “Salve le sanzioni penali, quando il fatto costituisce reato, in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, notificato al comandante, si applica a questo la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 10.000 a 50.000 euro. La medesima sanzione si applica all’armatore e al proprietario della nave, se il divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, e’ stato loro notificato prima della violazione”. Fonti M5s nelle ultime ore specificano riguardo all’esame alla Camera degli emendamenti per la conversione in legge del dl Sicurezza bis che: “In merito al dl Sicurezza ribadiamo che siamo per l’aumento delle sanzioni e la confisca immediata delle navi. Sono norme doverose per impedire che si continui a sfruttare persone che scappano dalla povertà per fare show indecorosi e generare caos mediatico. Basta a strumentalizzazioni politiche”.