FAO: ECCO IL RAPPORTO CHE CI RICORDA LA VERITÀ
Ecco il rapporto diffuso ieri dalla FAO, organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa dei temi legati alla fame nel mondo ed all’alimentazioneAncora una volta si denuncia quello che risulta evidente anche solo ad aprire un poco gli occhi su quanto avviene in questo mondo sempre più governato dalle indifferenze Per il terzo anno consecutivo, la fame nel mondo non accenna a calare: nel 2018, circa 820 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, rispetto agli 811 milioni dell’anno precedente. La fame, in modo particolare, sta aumentando nei Paesi in cui la crescita economica è in ritardo, soprattutto quelli a medio reddito e quelli dediti prevalentemente al commercio internazionale di materie primeMaterie prime che continuano a restare in mano a pochi oligarchi, alla corruzione, alle grandi multinazionali in una deriva incontrollata ed incontrollabileUna deriva che genera egoismi, divisioni, guerre e che ricade sempre e comunque sugli ultimi, sui più fragili.Secondo lo studio della FAO il numero di persone affamate nel mondo nel 2018 è stato di 821,6 milioni (pari a 1 su 9)in Asia: 513,9 milioniin Africa: 256,1 milioniin America Latina e nei Caraibi: 42,5 milioniNumero di persone in stato di insicurezza alimentare moderata o grave: 2 miliardi (26,4%)Bambini con basso peso alla nascita: 20,5 milioni (1 su 7)Bambini al di sotto dei 5 anni affetti da rachitismo (bassa statura rispetto all’età): 148,9 milioni (21,9%)Bambini al di sotto dei 5 anni che soffrono di deperimento (scarso peso rispetto all’altezza): 49,5 milioni (7,3%)Ma ci sono anche dati opposti che parlano di un gran numero di popolazione con eccesso di pesoIl 13% della popolazione mondiale è obesa.I bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso (eccessivo peso rispetto all’altezza) sono 40 milioni (5,9%)Bambini in età scolare e adolescenti in sovrappeso: 338 milioniAdulti obesi: 672 milioni (13%, pari a 1 su 8 )Una contraddizione ma che svela quanto le ricchezze, le opportunità siano diffuse male e quanto il livello di consapevolezza in termini nutrizionali siano ancora ben lontani da essere affrontati
