TRA LA BASE LEGHISTA E QUELLA GRILLINA IL RAPPORTO È ORMAI SFIBRATO
Avendo Grillo convocato lo stato maggiore dei 5 stelle, è piuttosto evidente che si tratta di concordare l’uscita dal Governo e la sua ricostruzione col Pd, diversamente, se si fosse trattato di scegliere la continuità con Salvini non ci sarebbe stato alcun bisogno di riunire i pezzi grossi.Ma c’è un altro segnale, visibile dai social: l’ostilità aperta fra la base leghista e quella grillina. Soprattutto la prima non crede a una possibilità di mutare il rapporto coi grillini, quando invece, di fronte allo sfacelo di Salvini in questi giorni, dovrebbe essere tutta protesa all’amicizia e al dialogo. Il rapporto si è sfibrato, consumato, non ci sono più basi solide per continuarlo, e c’è una base leghista troppo incapace di vedere le cose in prospettiva.Penso che la cosa più logica per il Pd sarà dare vita a un Conte bis fino alla disponibilità di Draghi da novembre in poi, quando – se non dovesse andare bene – si potrebbe dare vita a un governo istituzionale con Pd, grillini e Forza Italia e a cui demandare la finanziaria. B. ormai è il primo interessato a liquidare Salvini.Almeno fino al 2022, quando entro febbraio si dovrà eleggere il nuovo Capo dello stato, probabilmente lo stesso Draghi, indi elezioni anticipate. C’è anche spazio per una nuova legge elettorale di tipo proporzionale puro che tagli definitivamente la strada a Salvini.
