TECNICI O POLITICI? NO, MEGLIO BRAVI
Sarà per l’assenza di profondi temi culturali come gli aquascooter, il Papeete ed i mojito, ma il dibattito sulla preparazione dei ministri non accenna a scemare. Tra un ministro tecnico ed uno politico scelgo tutti e due, ma se proprio non fosse possibile non esiterei un attimo a preferire quello politico. E’ nell’ordine naturale delle cose perchè nessuna preparazione professionale potrà mai rispondere a ciò che gli elettori chiedono ad una squadra di governo:Una visione della società futura. La presenza dei ministri Di Maio agli Esteri e Bellanova all’Agricoltura sono la perfetta cartina di tornasole per capire meglio di cosa stiamo parlando. Per esprimere una posizione politica è indispensabile che un ministro sia in possesso di una cultura di base (non necessariamente legata ai cicli scolastici) che gli consenta non di diagnosticare un caso di xylella o di leggere Moby Dick in lingua originale, ma di comprendere le problematiche che eserciti di tecnici sono pagati per sottoporgli e di indirizzarne le soluzioni nell’ambito del disegno complessivo che il suo governo ha in mente. Qualunque sia il livello in cui la preparazione scolastica si è interrotta, esso altro non è che il punto di partenza per un vero processo di comprensione delle materie che interessano o che i casi della vita impongono di affrontare.E’ così che si forma una cultura vera e politica a prescindere dagli strumenti teorici di cui si dispone, e credo non vi sia alcun dubbio che decenni passati tra sindacati e partito, tra braccianti e parlamento diano qualche garanzia in più di lavoretti saltuari da steward o da webmaster che nulla hanno aggiunto ad una traballante istruzione impietosamente evidenziata da ogni sorta di strafalcioni geografici, storici e linguistici. La ministra Bellanova ha quasi il doppio degli anni di Di Maio e li ha bene impiegati per il compito che oggi è chiamata a svolgere. Se Di Maio saprà impegnarsi sulla via della conoscenza e sostituire la sfrenata ambizione con la modestia di chi non sa un accidente tra dieci o quindici anni nessuno farà più caso al suo inglese inesistente o alla sua altrettanto inesistente laurea. Auguri a tutti e due, ma sopratutto a noi.
