DIBATTITO SULLA FIDUCIA IN SENATO. CITTADINI OFFESI PER LA POCHEZZA DEI COMPORTAMENTI
Ho seguito buona parte del dibattito al Senato sulla fiducia al governo e una sensazione prevale sopra ogni altra: mi sento offeso. Mi sento offeso come cittadino, come persona educata al sacro rispetto per le Istituzioni quale base fondamentale della società civile.L’unica differenza dal Papeete che Salvini coglie è nell’assenza di cocktail e nella necessità della giacca, con le cubiste sostituite da una claque di asini parlanti, fischianti e plaudenti.Il Premier cade nelle provocazioni e passa la metà della replica a rispondere sul piano personale, dimenticando anche lui la sacralità del primo ramo del Parlamento, comportandosi come uno che su un campo da calcio ha subito un’entrata col piede a martello e punta la fronte su quella dell’avversario.Come dicono i giornalisti sportivi, l’educazione alla non violenza parte proprio dal comportamento dei protagonisti al centro della scena. Ebbene, questa partita che si gioca nella Casa della Democrazia fa pena, istigaTO il pubblico alla violenza, rende l’idea della pochezza dei componenti delle squadre.Per fortuna, nella loro genialità i nostri Padri Costituenti c’hanno lasciato gli strumenti per difenderci e, per il momento, il capo branco degli asini non può che ragliare promettendo calci in bocca a tutti. Ma se continua così, l’invasione delle bestie da soma, con tutto il rispetto per quelle vere e assolutamente nobili, non potrà più essere arginata. E l’Italia diventerà una stalla in rovina.
