SERIE A: MILAN DI RIGORE A VERONA. SI SBLOCCA PIATEK
 
        Al Bentegodi i rossoneri trovano la seconda vittoria di fila: gara condizionato dal rosso a Stepinski dopo soli 21 minuti. Partita, come ieri a Milano, decisa da un espulsione con gli scaligeri costretti in 10 dal 21’ del primo tempo: espulso Stepinski per un entrata poco ortodossa a gamba tesa, decisivo l’intervento di Orsato al Var che spinge Manganiello alla review tramutando il giallo originale in rosso.Poco convincente comunque la prova dell’arbitro torinese.Due pali, uno per parte, Calabria e Verre.Il Verona si difende anche bene ma deve capitolare su rigore, per una mano troppo larga del difensore Gunter su tiro di Chalanoglu.Annullato con l’ausilio del Var il raddoppio di Piatek per fallo sul portiere.Espulso Calabria nel caotico finale.Gianpaolo coglie la seconda vittoria consecutiva e si presenta così al meglio al derby di sabato sera.Buon esordio di Rebic.Buona e tenace la prova dei ragazzi di juric, in dieci per la seconda volta nelle partite casalinghe. Un Milan poco brillante, con poche idee e confuse, alla fine ha ragione del grande cuore del Verona e torna dal Bentegodi con tre punti importantissimi per il morale e in chiave derby.I problemi e le perplessità che accompagnano il Diavolo sin da inizio stagione non vengono spazzati via dai 98 minuti, anche perché i rossoneri hanno davvero sofferto troppo per venire a capo di una squadra che è rimasta in 10′ dal 21′ per un fallaccio di di Stepinski, a gamba alta e tesa sulla faccia di Musacchio.La buona notizia di serata per Giampaolo è senza dubbio la fine della lunga astinenza da gol di Piatek: il polacco, freddo dal dischetto, ha ritrovato il gol in campionato che mancava dal 19 maggio dopo aver passato tutta l’estate a digiuno. Il Milan del primo tempo, senza nessun nuovo acquisto in campo, è davvero poca cosa e nemmeno la superiorità numerica agevola il compito dei rossoneri, lenti e senza idee nonostante un costante possesso palla.Con i padroni di casa arroccati davanti a Silvestri non è facile trovare spazi, ma la manovra è davvero lenta e senza spunti.Paquetà trequartista è un pesce fuor d’acqua e anche Suso dimostra di non gradire troppo quella posizione.Silvestri è praticamente inoperoso ed è l’Hellas, mai domo, ad andare pù vicino al gol con un lampo di Verre che fa venire i brividi a Donnarumma e in caso di gol avrebbe fatto venire giù lo stadio. Giampaolo lascia negli spogliatoi Paquetà, fa esordire Rebic e passa al 4-3-3. La gara è sempre bloccata e si accende intorno all’ora di gioco, grazie al palo di Calabria (57′), imitato tre minuti dopo da Verre (60′), il migliore in campo.Ci vuole, però, un altro episodio per sbloccare la gara: è il 64′ quando Manganiello non ha dubbi e indica il dischetto dopo un tocco di braccio di Gunter su tiro di Calhanoglu. Il braccio dell’ex Genoa è largo ed ormai è consolidata l’idea che in questi casi si da’rigore che Piatek trasforma.Juric si gioca le carte Pessina, Tutino e Di Carmine e per poco non sfiora il colpaccio in pieno recupero: Calabria stende Pessina con un laccio californiano e Manganiello gli mostra il rosso diretto.Per fortuna dei rossoneri il fallo è proprio al limite dell’area e non dentro.La punizione dello specialista Veloso è respinta dalla barriera e la susseguente conclusione di Lazovic spaventa Donnarumma ma non cambia il risultato.Per il Milan secondo 1-0 di fila, difesa ancora imbattuta, ma per fermare l’Inter di Conte la sensazione è che ci voglia qualcosa in più.
