ADDIO A ROBERTO VILLETTI, SEGRETARIO DEI GIOVANI SOCIALISTI

ADDIO A ROBERTO VILLETTI, SEGRETARIO DEI GIOVANI SOCIALISTI

ADDIO A ROBERTO VILLETTI, SEGRETARIO DEI GIOVANI SOCIALISTI,QUANDO D’ALEMA LO ERA DEI COMUNISTI E FOLLINIDEI DC. ANNI NEI QUALI LA POLITICA ERA UNA PASSIONE…INTEGRALE E LA COERENZA UNA VIRTU’ NON NEGOZIABILE La nostalgia c’entra poco nel ricordare che sapore avesse la politica negli anni Sessanta, Settanta, Ottanta. La dolorosa scomparsa di Roberto Villetti, che era stato segretario della Fgsi in quella stagione, riporta ad una stagione nella quale la politica non era semplicemente diversa da quella di oggi. Era proprio un’altra cosa, inimmaginabile per i ragazzi di oggi. Allora giovani, comunisti, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, missini, fascisti, ultracomunisti ardevano di passioni, scendevano in piazza per le proprie idee e poi contro quelle degli altri. I miti erano miti spesso ingenui e integrali ma erano tuoi e i nemici venivano dopo. Le tue idee venivano prima ed era impossibile rinunciarci così, dalla sera alla mattina. E se dovevi fare un compromesso, era faticoso, trasparente. Meglio? Peggio? Era una concezione politica diversa da quella attuale. Roberto Villetti era sicuramente migliore di tanti suoi coetanei. Mite, spiritoso, colto, umano, per lui la politica era tutto, la capiva la prima degli altri e pochi altri come lui, ci ricordavano quella stagione che per nostalgia e razionalmente, rimpiangiamo come se fosse un Paradiso perduto.