LATINA, MENSA NEGATA AD UN BAMBINO DI 6 ANNI. I GENITORI AVEVANO PAGATO

DI CLAUDIA SABAUn bambino, una scuola.Un pasto negato.È accaduto a Latina, mentre i bambini si apprestavano a sedersi a tavola al momento della mensa.Un bambino, incredulo, e’ rimasto a guardare i suoi compagni di classe che consumavano il pasto.Per lui, non c’era nulla. Nemmeno un piatto da condividere con loro.Il bambino, imbarazzato e fortemente a disagio in una situazione che non si aspettava, è scoppiato in lacrime.Il motivo?All’istituto non risultava pagata la retta della mensa.Si è poi scoperto invece, che i genitori avevano regolarmente effettuato il pagamento.50 euro e un ragazzino può restare a digiuno.Davanti a tutti.A piangere per vergogna.Per fame.Tutto questo, solo per un disguido.Sembrerebbe tra l’altro, che questo metodo sia molto diffuso nelle scuole.Sarebbero almeno 40 i bambini costretti a saltano il pasto.I genitori del piccolo, che ha solo sei anni, hanno chiesto chiarimenti.Ma l’unica risposta ricevuta è stata: “sono indicazione da parte del Comune”.Alcune voci si sono alzate, per far luce su questa squallida vicenda.La mensa scolastica è il luogo in cui si svolge il pasto principale, un luogo in cui i bambini si incontrano e si confrontano.E a volte, si giudicano.E questo non è giusto.Nessuno, nemmeno uno di loro, dovrebbe mai trovarsi nella posizione discriminante di saltare un pasto.Ne’ di sentirsi ridicolo davanti agli altri. Un bambino, una scuola, un pasto negato.Un diritto che nessun adulto, insegnante o istituto, possono permettersi di negare a uno solo di loro.