CHAMPIONS LEAGUE – IL NAPOLI NON VA OLTRE IL PARI IN BELGIO, 0 A 0 CON IL GENK
Nulla di fatto tra Genk e Napoli alla Luminus Arena davanti a spalti gremiti. Ancelotti a sorpresa lascia in tribuna Insigne, nessun caso per il DS Giuntoli solo scelta tecnica, insieme a Ghoulam schierando nel 4-4-2 l’ennesima formazione inedita. La squadra belga non ha mai vinto in Champions davanti al proprio pubblico ed è reduce da una sconfitta nella prima giornata con un sonante 2 a 6 in Austria contro il Salzburg, il Napoli vorrebbe bissare il prestigioso successo sul Liverpool per 2 a 0 per facilitarsi il cammino verso la qualificazione agli scontri diretti. Nel primo tempo vibrante, sono mancati solo i gol . Molte occasioni da gol da una parte e dall’altra, un palo di Callejon e due traverse per Milik che manca un gol davanti alla porta incornando da buonissima posizione sulla traversa. Ci prova anche Koulibaly ma il suo tiro a botta sicura è respinto sulla linea da un difensore del Genk a portiere battuto. I belgi per contro trovano sulla loro strada un grande Meret che in due occasioni si supera su conclusioni di Berge, una vera spina nel fianco del Napoli. Poi Ancelotti al minuto 33 è costretto a sostituire Mario Rui, il migliore dei suoi fino a quel momento, al suo posto entra Malcuit che di solito opera sulla fascia destra, ma non c’è da scegliere con Ghoulam in tribuna. Il belgi prendono coraggio anche perché il Napoli rallenta e comincia a sbagliare lasciando loro troppo spazio e non spinge quasi più sulla fascia ora occupata da Malcuit. Non ci sono però più occasioni, solo tanti calci d’angolo per il Genk con Manolas e Koulibaly che di testa hanno sempre la meglio scongiurando ogni pericolo. Nella ripresa Ancelotti aggiusta un po’ le cose piazzando a sinistra Di Lorenzo e a destra Malcuit, più a suo agio. Qualcosa migliora ma il ritmo degli azzurri, troppo lento, non riesce a produrre effetti tant’è che il tecnico del Genk, Mezzu di origine calabrese, alza il baricentro della squadra e comincia ad attaccare con insistenza. Per fortuna del Napoli l’unico vero e serio pericolo viene da un errore di Allan, stasera ne ha fatti tanti, che scivola e lascia solo davanti a Meret Hagi che si mangia letteralmente il gol del vantaggio tirando altissimo. Il Napoli appare affaticato mentre i belgi corrono e chiudono ogni spazio giocabile. L’entrata di Mertens, minuto 58, al posto di Mlik, migliora un po’ le cose perché il gioco si vivacizza e si crea molto movimento con Malcuit che spinge continuamente cercando poi di crossare, con scarsi risultati. A pochi minuti dalla fine poi entra anche Llorente che rileva Lozano ma non incide più di tanto e la gara termina con un pareggio a reti bianche. Il Napoli, come in campionato, ha fatto un passo indietro giocando a tratti come dovrebbe, la squadra si abbassa troppo lasciando quindi spazio all’avversario, così come le distanze tra i reparti che non sempre si rispettano allungando la squadra che non si muove quindi in sincronia. Stasera è mancato l’apporto di qualche elemento che è ancora lontano dai suoi standard abituali, come Allan, lo stesso Callejon che forse si è troppo accentrato invece di colpire sulla fascia come sua abitudine. Lo stesso Fabian Ruiz ha giocato a tratti, il resto lo ha fatto l’imprecisione, ed anche un pizzico di sfortuna, degli attaccanti. Lozano non si è ancora inserito al meglio negli schemi così come Elmas, entrambi però con grandi potenzialità. La difesa ha retto bene e per le occasioni dei belgi non hanno colpe specifiche, menomale però che in porta c’è un certo Meret, molto sicuro sia in uscita che tra i pali. Era comunque una partita che il Napoli doveva e poteva portare a casa. Il pari di stasera consente al Napoli di restare in testa al girone con un punto di vantaggio sul Liverpool e sul Salzburg, la partita di Liverpool è finita 4 a 3 per gli inglesi segno che la squadra austriaca, che tra tre settimane scenderà al San Paolo, è un pericolo per gli azzurri, considerato anche che l’anno scorso in Eurolega perse a Napoli ma battè gli azzurri al ritorno per 3 a 1 che qualificò gli azzurri per differenza reti. Sono scesi in campo:GENK (4-3-3)Coucke; Maehle, Cuesta, Lucumì, Uronen; Berge, Hagi (Heynen dal 92°), Hrosovsky; Bongonda(Painstil dall’89°), Samatta, Ito.NAPOLI (4-4-2)Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (Malcuit dal 33°); Allan, Fabian Ruiz, Elmas (Mertens dal 58°); Callejon, Milik (Llorente dal 72°), Lozano.ARBITRO: Kovacs (Romania).
