LA JUVE VA IN HD. ESPUGNA SAN SIRO E TORNA IN TESTA

LA JUVE VA IN HD. ESPUGNA SAN SIRO E TORNA IN TESTA

A San Siro Higuain decide il Derby d’Italia dopo le reti di Dybala e Martinez: bianconeri a +1 dai nerazzurri. Doppio colpo Juve nel Derby d’Italia.A San Siro la squadra di Sarri batte l’Inter 2-1 e vola in vetta (+1), scavalcando i nerazzurri e interrompendo il percorso netto di Conte. Nel primo tempo Dybala sblocca la gara al 4′, poi CR7 centra una traversa, Martinez pareggia su rigore (fallo di mano in area di De Ligt) e Rocchi annulla una rete a Ronaldo. Nella ripresa poi il palo ferma un tiro di Vecino e Higuain firma il gol partita all’80’. Gara bella e vibrante a Milano, passa la Juve con l’accoppiata Dybala-Higuain, di Martinez su rigore il temporaneo pareggio. Vince la Juve e con merito, anche se, fosse finita in pareggio non ci sarebbe stato nulla da dire, ma alla lunga il maggior palleggio tecnico della squadra di Sarri e anche l’uscita di Sensi, che ha tolto certezza e correttezza nel fraseggio ai neroazzurri , e hanno dovuto subire a lungo la maggior tecnica dei bianconeri. Juventus squadra più matura, più forte tecnicamente, più fisica e anche più abituata a giocare certe partite, alla fine la consapevolezza di questa forza da’ la serenità e la convinzione per vincere le partite decisive. L’Inter non viene ridimensionata, anche se le due sconfitte per 1-2 in 4 giorni potrebbe farlo pensare, ha affrontato entrambe le gare con i mezzi e la forza che ha, ma, inutile negarlo, il percorso interista è appena cominciato, quello della Juve è consolidato. Conte dovrà rivedere la linea difensiva, che, a volte, troppe, va in difficoltà, schiacciandosi troppo e consentendo il fraseggio stretto che libera un giocatore davanti al portiere, è successo a Barcellona, è successo questa sera. La sostituzione di Godin, fatta da Conte, è un segnale di scontentezza da parte del tecnico, e Bastoni, che pur ha fatto bene, sul gol di Higuain si è fatto sorprendere. Il calcio poi, si sa, è un mistero agonistico, Conte toglie Godin perché lo vede in difficoltà, Sarri inserisce Higuain assieme a Dybala e a Ronaldo perché capisce che l’inerzia della gara è dalla sua parte, poi succede che invece l’Inter supera momenti di apnea, e sfiora il vantaggio, Sarri, prende paura, e toglie immediatamente Dybala per riequilibrare la squadra, e invece, proprio in quel momento con 24 passaggi magici continui, la Juve trova il vantaggio che alla fine risulta meritato. Da notare, sempre, per la stranezza del calcio, che la Juventus ha fatto gol e vinto con due giocatori che aveva messo in vendita e non voleva confermare. Il problema rimane quello di tre difensori che sono tutti dei centrali e che giocando larghi, e non essendo velocissimi, soffrono il fraseggio stretto di squadre molto tecniche ( sull’azione del gol di Higuain sono stati fatti 24 passaggi consecutivi). La differenza ancora c’è fra le due squadre, ma la forbice è stata accorciata, ora servirà un ulteriore passo in avanti per arrivare ai livelli della Juventus che ha conoscenze, certezze consolidate oltre che fior di giocatori. Conte alla fine dirà che la Juve è di un’altra categoria, e che ora, fare paragoni, non ha senso, in effetti la differenza c’è, anche se non sarà una categoria, è comunque ancora notevole. Rocchi ha arbitrato con capacità ed esperienza una partita difficilissima, usando lo stesso metro, certo diversi episodi, in entrambe le aree, sarebbero rivedibili, ma la partita l’ha tenuta in mano con autorevolezza e non ha influito sul risultato. La Juve mette la freccia.Dopo un avvio di stagione straordinario, l’Inter incassa la prima sconfitta in Serie A e cede il passo.Fatta eccezione per De Ligt ancora troppo insicuro e Bernardeschi, per Sarri dal Derby d’Italia arrivano solo buoni segnali.Dal campo e dalla panchina.Dopo un primo tempo giocato a ritmi altissimi da ambo le parti, infatti, alla resa dei conti la differenza l’hanno fatta i cambi e il coraggio. Il coraggio del Comandante di voler vincere la partita fino alla fine, continuando a imporre il proprio gioco e affidandosi a Higuain per l’assalto finale.Una mossa vincente, che ha fatto saltare il banco e ha concretizzato una ripresa giocata meglio dalla Juve.Con più gamba, qualità e soluzioni.Nel primo tempo, infatti, anche l’Inter ha fatto la sua parte, confermando di essere sulla via giusta, ma forse non ancora pronta a reggere l’urto con la corazzata bianconera. A tratti la banda di Conte ha espresso una buona manovra, aggredendo con ferocia, ma poi nella ripresa è calata fisicamente, perdendo lucidità, idee e compattezza. Tutto al netto di un progetto ancora in divenire, che ha dato comunque segnali positivi. Discorso diverso invece per gli uomini di Sarri, che dalla sfida con l’Inter escono più consapevoli e convinti del percorso intrapreso dopo l’addio ad Allegri. A San Siro ha deciso tutto un destro di Higuain, ma ad impressionare è stata la prestazione con cui la Juve ha portato a casa i tre punti, continuando a proporre, difendere in avanti e macinare gioco anche contro un’Inter tosta e ostica.Esattamente ciò che chiede Sarri.Un primo passo importante verso la sua idea di calcio. Al Meazza Sarri mescola le carte e piazza Bernardeschi dietro a Dybala e Ronaldo.Più fisicità sulla trequarti e fantasia in attacco. Conte invece va sul sicuro, recupera Lukaku e insiste col 3-5-2.Due mondi contro, che si sfidano per la classifica e l’onore senza paura e tatticismi.Alta e aggressiva, la Juve parte a razzo, cercando di saltare il centrocampo con le verticalizzazioni.E proprio da un lancio di Pjanic arriva il primo lampo del match, con Dybala che fredda Handanovic in diagonale dopo quattro minuti. Un fendente che sblocca la gara e infiamma il match. Da una parte Bonucci ferma Lukaku, dall’altra un bolide di CR7 si stampa invece sulla traversa.Botta e risposta, con l’Inter in pressione e la Juve pronta a ripartire.A ritmi altissimi, fino al quarto d’ora la squadra di Sarri cerca il possesso e respinge l’assalto rabbioso nerazzurro, poi la retroguardia bianconera va in affanno e cambia l’inerzia del match.De Ligt va in tilt e tocca di mano in area, regalando a Martinez il rigore che pareggia i conti, poi Bonucci e Szczesny rischiano grosso.Pericoli a cui la Juve, dopo l’infortunio all’adduttore di Sensi e l’ingresso di Vecino, replica col pressing alto, le incursioni di Cuadrado e il fraseggio stretto per vie centrali.Ronaldo testa i riflessi di Handanovic dal limite, poi Rocchi annulla una rete a CR7 per una posizione irregolare di Dybala.Un forcing che costringe l’Inter ad arretrare il baricentro nel finale del primo tempo e che a inizio ripresa riparte. Chiusi in trenta metri, gli uomini di Conte nel secondo tempo fanno densità al limite e serrano le linee, ma i bianconeri non mollano e spingono con Alex Sandro e Matuidi. Bernardeschi ci prova dal limite, ma il suo sinistro è debole.Poi CR7 spara da fuori, ma la mira è sbagliata. Handanovic ferma Dybala in uscita, poi Conte leva Godin e fa entrare Bastoni.Mossa a cui Sarri risponde senza paura levando Khedira e Bernardeschi e gettando nella mischia Bentancur e Higuain.Con Dybala trequartista la Juve però perde campo e l’Inter aumenta subito i giri.Bonucci ferma Lukaku in area con le maniere forti, poi un destro di Vecino si stampa sul palo dopo una deviazione di De Ligt.Campanelli d’allarme che convincono Sarri a far entrare Emre Can e a spostare Bentancur su Brozovic.Duello che si accende non solo in mediana, ma anche nell’area nerazzurra, con Rocchi che lascia correre dopo un intervento del croato.Nel finale poi cala il ritmo, ma la Juve continua a premere e piazza il colpo vincente sfruttando proprio i due nuovi entrati.Dopo una verticalizzazione di Pjanic, Bentancur inventa per Higuain, che davanti ad Handanovic non perdona. Un uno-due che vale non solo tre punti, ma anche il primato solitario in classifica e dà certezze.Gli ultimi minuti, infatti, sono buoni solo per assistere all’assalto nerazzurro e alle parate di Szczesny.La Juve torna a guardare tutti dall’alto