TRA LE VARIE FORZE A SINISTRA DEL PD NON ESISTE IL PSI

TRA LE VARIE FORZE A SINISTRA DEL PD NON ESISTE IL PSI

Nel fondo di Luca Ricolfi di stamane sul Messaggero “l’identità sbiadita” viene analizzata la difficoltà in cui versa il Partito Democratico nel dotarsi di unapolitica convincente ed inclusiva per un largo elettorato proveniente dalla Sinistra Storica e che ha in questi venti anni generato una moltiplicazione di soggetti che, con diverse sfumature, ha popolato l’offerta politica del campo progressista italiano.Ricolfi pur riconoscendo al Partito Democratico la centralità della sua posizione e la capacità di sintetizzare gli orientamenti prevalenti su temi necessari come l’immigrazione o la giustizia sociale tuttavia ne rileva l’assenza di “identità” e di “anima”Non diversamente vengono criticate le dieci formazioni che a vario titolo contendono a sinistra lo scettro della guida e che nella loro sopravvivenza cercano di declinare con altra intensità e sfumature le politiche che derivano dall’abecedario ideologico della tradizione italiana della sinistra nelle sue molteplici espressioni dal radicalismo massimalista sino al liberalismo riformista passando dall’ambientalismo ed all’ultra-europeismo.Nel panorama descrittivo di questa condizione della sinistra Luca Ricolfi nécontempla né tantomeno cita l’esistenza di una qualsivoglia tendenza, organizzata o meno, del Socialismo Italiano.Tra queste dieci formazioni che fluttuano nella costellazione della sinistra italiana attorno al PD non esiste il PSI.Da un lato uno potrebbe pensare alla sempiterna e duratura pulsione anti-socialista di tanti intellettuali ex-comunisti, certamente in parte lo é, ma forse una riflessione attenta sui ritardi e sulle manchevolezze del campo socialista andrebbe fatto.Lo dico non da osservatore esterno ma da militante che non ha ruoli di responsabilità da diverso tempo.Un conto é chiudere la luce perché é intervenuto il sonno e la stanchezza un altro é esser ancora desti e farsi spegnere senza reazione alcuna.Una presenza socialista efficace, rinnovata determinerebbe, io penso con vantaggi la capacità di intervenire sulle gravi contraddizioni che attraversano la sinistra odierna vittima di una governabilità ad ogni costo e soggiogata dall’agenda populista o dall’ansia di occupare spazi di potere senza rappresentare popolo e tradizione di sinistra italiana.Senza una nuova stagione dialettica e di confronto nella sinistra italiana il Partito Democratico sopravviverà a lungo con le sue contraddizioni e la sua debolezza aprirà nuovamente la strada al populismo ed alla destra come é già avvenuto.