QUELL’ ABBRACCIO IN FONDO AL MARE

Una mamma che abbraccia il figlio, nel relitto sul fondo del mare di Lampedusa. Non riesco a pensare a niente di più drammatico al mondo.Niente di più ingiusto, cattivo, mostruoso.Una vita che sarebbe potuta essere e che non sarà, un amore immenso, l’amore più grande di qualsiasi altro, ucciso da litri di acqua salata nei polmoni. Non riesco a smettere di pensarci, a togliermi quest’immagine dalla testa.È una cosa che ti strappa via il cuore a morsi. Non voglio commentare i miserabili vermi che festeggiano o che scrivono sui social network “due di meno” o aberrazioni simili.La natura è stata già abbastanza inclemente nei loro confronti, non ha neanche senso infierire. Ma quella mamma era partita per dare un futuro migliore al suo bambino, o semplicemente un futuro.Perché evidentemente, nel posto dal quale erano partiti, non ne avevano uno.È finita così, in un ultimo abbraccio che diventa eterno.L’ultima cosa che quel bambino ha sentito addosso sono le braccia della mamma che lo stringevano forte.Probabilmente sì è sentito sicuro, protetto, salvo. Dio, non riesco a smettere di pensarci.