IN CERCA DI POESIE SULLE FOGLIE DEI PARCHI DI NEW YORK

IN CERCA DI POESIE SULLE FOGLIE DEI PARCHI DI NEW YORK

Una manciata difoglie dai colori dell’autunnoda usare come tele su cui scrivere poesie. Ilfoliagepuò diventare ancora più poetico di quel che è già, soprattutto aNew York, dove una giovane creativa ha dato sfogo a un momento difficile diffondendo bellezza. Una notizia non recente, che però colpisce sempre e invoglia l’emulazione. Elena Zaharova, giovane grafica di Brooklyn, al termine di una settimana difficile ha pensato di raccogliere un po’ di foglie, 86 per la precisione, gialle e rosse per scrivercipoesie. Le ha poiabbandonate in cinque parchia Manhattan, Washington Square, Union Square, Madison Square, Bryant Park e Tompkins Square. Lo scopo?Invogliare i passanti a tornare ad apprezzare le piccole cose e i momenti di fuggevole bellezza. Probabilmente la maggior parte di quelle foglie si sono mimetizzate tra tutte le altre, ma se anche solo alcune hanno potuto far sorridere qualcuno, lo scopo è stato raggiunto. “Tutti abbiamo bisogno di trovare un modo per gestire le emozioni, soprattutto quando non ci si può permettere un terapeuta” ha detto Elena. Ese tutti ci ispirassimo a questa originale iniziativae liberassimo in parchi e giardini foglie con pensieri e parole?