PD, SI CHIUDE LA DISCUSSIONE SU ALLEANZA STRATEGICA CON IL M5S

PD, SI CHIUDE LA DISCUSSIONE SU ALLEANZA STRATEGICA CON IL M5S

Più di ventimila votanti su Rousseau, prendendone i risultati per affidabili, hanno deciso che il M5S si presenterà alle elezioni in Emilia e in Calabria, smentendo l’indicazione di Di Maio e dei governativi. L’idea di dare una mano al PD, non dico alleandosi, ma anche solo, con una forma di desistenza, schierandosi contro Salvini, non piace agli attivisti cinque stelle; d’altra parte si erano già pronunciati così, in difesa del “capitano”, quando si trattò di giudicarlo sui porti chiusi e per sequestro di persona. Io penso che abbia preso un grande abbaglio chi, tra noi, ha voluto identificare il M5stelle come un fenomeno di sinistra o come una sorta di nuovo centro della politica italiana.In realtà il populismo con la sua carica antipolitica ed eversiva è sempre un fenomeno di destra e puntualmente si rivela come tale.Con questa impronta è nato il M5S e nessuno, neppure i suoi capi, potranno mai correggere i suoi elementi fondativi. É evidente che per il PD si chiude anche la discussione sull’offerta di un’alleanza addirittura strategica con il M5S.Era un’idea sbagliata sulla quale è inutile continuare a insistere. Altra cosa è per il PD rivolgersi a quella parte di cittadini che, orientati a sinistra, votarono cinque stelle per rabbia e protesta e tentare di recuperarli, soprattutto impegnandosi di più sui temi delle tutele sociali dei lavoratori e dei bisognosi, e sulla difesa e il rilancio dello Stato sociale. Infine, è urgente per il PD ascoltare il movimento delle “sardine” e fare uno sforzo per capire cosa chiedono e per rappresentare le loro idee.Non basta dire che senza di loro non si vince, se non si fanno passi concreti verso di loro, rispettando la loro autonomia.