IL PATTO DI BERLUSCONI: FAR FUORI SALVINI?

Il patto, secondo “La Repubblica”, comincia a delinearsi: far fuori Salvini dal governo. Certo, il quotidiano romano è dalla parte del Pd (il condirettore, Tommaso Cerno, ha appena lasciato l’incarico per candidarsi con Renzi), quindi qualsiasi mezzo per screditare gli avversari torna buono. Ma i giornalisti di Repubblica non sono certamente degli sprovveduti e se lanciano la “bomba” qualche verità ci sta pure. E la “bomba” è: nel suo recente viaggio a Bruxelles Berlusconi avrebbe stretto un patto col presidente della Commissione Ue Juncker e col capogruppo del partito popolare europeo (la famiglia politica europeista di centro e centrodestra) assicurandoli che la Lega non andrà al governo. I mercati così sono tutti tranquilli perché ci si avvierebbe verso le “larghe intese”, ovvero Berlusconi più Renzi, tanto auspicate da tutti gli organismi finanziari. Un governo “Renzusconi”, insomma, l’usato sicuro, quello europeista, quello che obbedisce a Bruxelles. Nessuno scossone, l’Italia continuerebbe a veleggiare a vista e sotto tutela, senza nessuna vera grande riforma come auspicano invece gli italiani. Altro indizio? Il placet immediato alle larghe intese di Emma Bonino, alleata del Pd con la sua lista “Più Europa”, colei che Pannella fece fuori dal partito Radicale perché, disse, nel 2015: “Ha contatti con tutto il mondo tranne che con noi. Per lei il problema è quello di continuare a far parte del jet set internazionale”. La Bonino, di fronte alla prospettiva delle larghe intese, dichiara: “Dopo il voto si vedrà cosa è possibile fare. Con Berlusconi ho già governato, ma mancano ancora quattro settimane al voto, non diamoci già per persi”. Di sicuro la grande coalizione non potrebbe mai prevedere Salvini: “Molto pericolose, dice la Bonino, le posizioni di chi sta con Putin, Orban e Trump”. Nel mondo di destra le reazioni sono nette. Tajani, presidente del’Europarlamento e premier in pectore di Berlusconi, smentisce categoricamente il presunto accordo. Idem Salvini: “E’ una fake news, la ricostruzione di un giornale di sinistra che copre le beghe del Pd, la Lega non darà mai voti a un governissimo, mi fido di Berlusconi, dei patti chiari e dei programmi firmati. Questi retroscena mi sembrano una c…”. La notizia ovviamente è rimbalzata anche in Toscana e suscita l’indignazione del presidente regionale della Lega Francesco Pellati: “Ritengo questo scenario una buffonata. Basato su voci di corridoio, non escludo che le larghe intese possano essere l’auspicio di alcuni alleati e non alleati. È pur vero che la politica è (dovrebbe essere) l’arte del possibile, in casi come questi diventerebbe invece una presa per i fondelli di elettori già stanchi e diffidenti che voterebbero per un progetto concordato alla luce del sole e se ne ritroverebbero un altro patteggiato nei miasmi bui della Cloaca Maxima della politica”. Insomma, via, da qui al 4 marzo – e anche dopo –ci sarà da divertirsi. Emergerà di tutto di più su partiti e candidati con un risultato sicuro: disorientare ancora di più gli elettori e indurli all’astensionismo. Viva l’Italia.