L’ARABIA SAUDITA APRE AL TURISMO: 13 REGIONI E 5 SITI UNESCO DA VEDERE

Una novità senza precedenti: l’Arabia Sauditaapre le porte al turismo internazionale per fa scoprire le sue bellezze, tra cui cinque siti UNESCO e il più grande deserto di sabbia al mondo. L’apertura segna un importante passo in avanti nella realizzazione del piano Vision 2030, incentivando gli investimenti e creando un milione di posti di lavoro I turisti alla costante ricerca di luoghi inesplorati e un’autentica esperienza culturale, troveranno nei tesori dell’Arabia Saudita grande interesse. Lagrande varietà di paesaggi, incluse le montagne verdi di Asir, le acque limpide del Mar Rosso, le pianure innevate di Tabuk e le dune sabbiose dell’Empty Quarter sono solo alcuni spot, che si aggiungeranno alledestinazioni in fase di costruzione, come la futuristica città diNEOM, la cittadella dell’intrattenimento di Qiddiya alle porte di Riyadh e alcune lussuose località sulla costa del Mar Rosso. Inoltre, ognuna delle tredici regioni del Paese ha specifiche tradizioni culturali che si manifestano nellafiorente cultura contemporaneatestimoniata, per esempio, dal Parco della scultura modernista lungo la Corniche di Gedda, la Casa Jameel delle Arti Tradizionali a Gedda, il Festival di Winter at Tantora ad Al-Ula, la Cucina Contemporanea Saudita di Ali bin Yousef a Riyadh e l’arte di Zahrah Al-Ghamdi, i cui lavori sono esposti alla Biennale di Venezia. Il visto turistico, valido per un anno, consente un soggiorno fino a 3 mesi, anche con ingressi multipli. Si può richiederecompilando l’apposito form onlineal costo di 440 Sar (circa 100 euro).