I METALMECCANICI INVADONO ROMA. LA DRAMMATICA SITUAZIONE DELLA CATEGORIA
Landini era già stato chiaro ieri (lunedì 8 dicembre, ndr), “non si sfugge ad un nuovo patto per il lavoro e lo sviluppo”. La risposta ai 4 turni di “comandate allargate”, predisposti unilateralmente da ArcelorMittal, è arrivata questa mattina con una Piazza Santi Apostoli trasformata in una sorta di isola riempita dai metalmeccanici italiani.Fiom, Fim e Uilm si sono dati appuntamento per una manifestazione unitaria che ha portato a Roma, lavoratori del settore provenienti da molte realtà del paese.“Siamo nel bel mezzo di una fase di transizione industriale verso nuovi modelli di sviluppo eco-sostenibili, ma occorrono investimenti finanziamenti, pubblici e privati, non parole vuote”. Questa la sintesi di Francesca Re David, segretaria della Fiom alla quale segue una disamina realista e preoccupata da parte di Rocco Palombella (Uilm) che suona il tasto dolente per eccellenza, soprattutto per l’indotto di Taranto: “risanamento ambientale e tutela e garanzia dei livelli occupazionali sono elementi da cui non possiamo prescindere”. Un tasto che suona una musica conosciuta da anni ma mai arrangiata in modo almeno sufficiente. La triade “salute, ambiente e tutela del lavoro” ha bisogno di essere finanziata, ma a quanto sembra, almeno fino ad oggi, sono elementi sui quali nessuno ha mai realmente investito. Nel mirino AlcelorMittal, che la realtà ci presenta come “non più credibile”.Ma se la fiducia in questo colosso mondiale del comparto dell’acciaio, va ogni giorno sempre più scemando, non sembrano esserci grandi alternative da parte del governo, accusato di non avere avuto e di non avere ancora, una linea chiara.Intanto gli stabilimenti del gruppo Ilva sono chiusi. I dati forniti dai sindacati sono schiaccianti: gli scioperi a Genova e Novi Ligure hanno registrato un’adesione che si aggira intorno al’80%, con una progressione che tocca il 90% a Taranto fino al 100% di Racconigi,Padova e Marghera.Sono 160 le vertenze aperte ed a quanto pare nessuna di queste ha portato la benché minima risposta positiva. A denunciare la drammaticità del fatto è la stessa segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che annuncia la mobilitazione permanente; un lotta che continuerà “finché non avremo le risposte alle questioni che un anno fa abbiamo aperto insieme”. Da notare che si parla di oltre 300.000 lavoratori e lavoratrici.La manifestazione di Piazza Santi Apostoli lascia purtroppo l’amaro in bocca, non certo per la forza d’urto e per l’imponente partecipazione, quanto per la drammaticità di una situazione che non preannuncia, come dice in chiusura lo stesso segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, la possibilità di passare un buon Natale a migliaia di famiglie.
