“VIENI ANCHE TU, ATTORNO A QUELLA MANGIATOIA C’È POSTO PER TUTTI”

“VIENI ANCHE TU, ATTORNO A QUELLA MANGIATOIA C’È POSTO PER TUTTI”

“E’ vero, a Natale si è tutti un po’ più buoni, ma poi passa” ho sentito dire. Può darsi che sia vero, ma intanto è un fatto che a Natale, chissà perché, avvertiamo una spinta ad essere più buoni.Approfittiamone. Questa bontà potrebbe aprire la porta a non poche sorprese. Immergiamoci in questo giorno di Natale. Fidiamoci. Viviamo questo giorno con lo stupore dei bambini. Lasciamoci condurre per mano da un angelo. Un angelo che potrebbe avere il volto di un amico, della mamma, di un sacerdote, del Papa o di un senzatetto. Guardiamo con occhi nuovi, innocenti, complici, il mondo dei giovani. Non è vero che sono tutti egoisti,  superficiali. Da Napoli centro, lunedì 23 dicembre, una trentina di giovani sono arrivati in parrocchia. Gioiosi, sorridenti, chiassosi, spigliati. Hanno le macchine zeppe di alimenti per le famiglie più bisognose. Non ci conosciamo di persona, non ci siamo mai visti prima, evidentemente, hanno saputo che nel nostro quartiere tante famiglie sono veramente povere e si sono dati da fare.Avrebbero voluto consegnare di persona i pacchi doni, ma hanno capito che con i poveri occorre essere discreti. La nostra generosità non deve umiliare la loro dignità. Hanno portato, inoltre, centinaia di libri per aiutarci ad allestire una biblioteca. I nostri ragazzi hanno bisogno di leggere, studiare, confrontarsi per poter mettere le ali. Siamo stati bene insieme; abbiamo scherzato e riso; abbiamo scattato foto davanti al presepe e ci siamo scambiati gli auguri. Poi hanno ripreso la strada per tornare a casa. Di gesti belli come questi, in Italia e nel mondo, in questi giorni ce ne sono stati a migliaia. Quanta carità è passata per le nostre chiese, quanti sorrisi sono stati accesi su volti sconosciuti da persone amiche e da persone sconosciute. Per amore di Dio, per amore dell’ uomo o solo perché costretti da una forza misteriosa. Come un fiume carsico tanto bene è scivolato per le nostre mani per finire nelle mani dei poveri. Questa notte le nostre chiese si riempiranno di persone. Tante sono credenti osservanti, altre, credenti occasionali, altre ancora, non credenti, ma col cuore aperto e pieno di nostalgia. Attorno al presepe c’ è spazio per tutti. La mangiatoia non ha proprietari ma solo servi. Nessuno ha il diritto di sentirsi migliore; a nessuno è dato di poter giudicare la fede o i sentimenti dell’ altro.Se sono venuti vuol dire che sono stati chiamati. Da chi, lo sappiamo bene. Ciò che accade nel cuore di tanta gente, questa notte – magica e benedetta – è un miracolo che nemmeno il diretto interessato riesce a decifrare.Facciamo silenzio, allora. Inginocchiamoci.  Liberiamo il cuore.Adoriamo il Dio- bambino. E, commossi, ringraziamo. Buon Natale, compagni del mio pellegrinaggio.