IL DIBATTITO IN PARLAMENTO POTRÀ CORREGGERE LA RIFORMA E GARANTIRE TEMPI CERTI AI PROCESSI?

IL DIBATTITO IN PARLAMENTO POTRÀ CORREGGERE LA RIFORMA E GARANTIRE TEMPI CERTI AI PROCESSI?

L’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, è presentata dallo stesso ministro della Giustizia Bonafede in questo modo:“è una riforma epocale”; ma poi quando viene attaccato replica che “riguarda “solo il tre per cento dei processi”.Le sue affermazioni sono evidentemente contraddittorie ma questo è il livello di confusione su un tema tanto delicato per i cittadini.Per certi esponenti grillini il merito conta poco e l’unico pensiero dominante è la ricerca del consenso che, peraltro stanno abbondantemente perdendo.Mi auguro che il dibattito in Parlamento possa correggere questa riforma sbagliata per garantire che i processi abbiano tempi certi.Io non sono esperto di questi temi ma mi convince chi dice:– il processo non può durare in eterno perché così si ledono i diritti dei cittadini– occorre rinforzare gli organici dei tribunali per ridurre i tempi dei processi– occorre avere il coraggio di depenalizzare grande parte delle violazioni minori delle leggi che ingolfano senza ragione i tribunali e riservare, invece, la giustizia penale ai casi veramente gravi di lesione della vita della comunità dei cittadini. Purtroppo, al legislatore, sempre per ragioni di consenso, piace stabilire pene severe per ogni violazione di legge e piace inasprirle ogni volta che un episodio di cronaca suscita un’ondata emotiva nel Paese.Questo giustizialismo, dobbiamo riconoscerlo amaramente, non nasce oggi è non è imputabile al solo M5stelle.La politica deve discutere con serietà di tutto questo.