A PROPOSITO DI ELEZIONI. NON CI PUO’ ESSERE NIENTE DI MEGLIO DEL MENO PEGGIO

Una mia amica qualche giorno mi ha detto su un post qualsiasi che ora non ricordo, che non sarebbe andata a votare perché : “NESSUNO MI RAPPRESENTA”.Cosa un politico, un parlamentare può rappresentare?L’individuo è un caleidoscopio di colori, le sue sfaccettature sono molte di più di quelle di un diamante.E un partito, un politico può rappresentare un individuo nella sua essenza, nella sua globalità?Ma nemmeno per scherzo! Non è possibile. Non è mai successo. Mai nemmeno nei prodromi della democrazia greca.Un vecchio comunista quando votava PCI lo rappresentava Togliatti o Ingrao, o nessuno dei due?Un vecchio socialista lo rappresentava Craxi o Lombardi, o nessuno dei due?Un vecchio democristiano lo rappresentava Fanfani o Rumor, o nessuno dei due?E i grillini (oggi non più grillini) chi li rappresenta Grillo, Casaleggio o Di Maio,o nessuno dei tre?Un partito, un politico, non possono essere e non saranno mai uno specchio integro nel quale specchiarsi compiutamente. Saranno, quando va bene uno specchio in frantumi dove riesci a scorgere appena appena qualche tua rifrangenza, qualche tuo riflesso. Del resto un partito se rappresentasse solo te non potrebbe rappresentare la tua amica, o tuo figlio o la tua collega di lavoro! Troppo diversi siete per essere rappresentati nella vostra interezza.Ma oggi va di moda la parola “Portavoce”. E quale voce si dovrebbe “portare”? Quella dei cittadini mi si dice.Di quali cittadini? Di tutti o di coloro che ti votano. E coloro che ti votano non hanno forse centinaia di voci diverse? E centinaia di tonalità pur nella stessa voce?E con quale voce dovrebbe cantare un politico o un partito se coloro che dovrebbe rappresentare sono molto più variegati di un coro polifonico? Si può, e nello stesso tempo, cantare da baritono, da soprano, da basso e da voce bianca? Non credo.E allora amica vai a votare comunque. Il voto specialmente per te donna, è stato conquistato con le lotte e con il sangue, non rinunciarci anche se non vedi il tuo volto nitido in coloro che ti appresti a votare. Guarda, medita, studia ma vai a votare comunque domenica 26 gennaio .Tu, Emiliano-Romagnola, tu Calabrese vai a votare domenica prossima.Cerca un tuo riflesso, una tua rifrangenza. Queste bastano perché il volto intero non potrai mai trovarlo, nessuno lo ha trovato nemmeno nell’Agorà di Atene.E “il meno peggio” in politica non è dispregiativo. In politica “il meno peggio” vuol dire assolutamente il meglio.Non ci può essere niente di meglio del meno peggio.Vai a votare!