DAL 33% ALL’IRRILEVANZA: LA DISFATTA DEL M5S
 
        C’era una volta un 33% che elezione dopo elezione è diventato un misero microscopico irrilevante 3%. Ma quel che è peggio è che‘qualcuno’ dice che va bene così. Anche se i risultati sono inferiori alle aspettative. “Ogni volta che un risultato elettorale non ci sorride sento partire ilsolito coro che scandisce all’unisono: il Movimento è finito, è in ginocchio, sta scomparendo. In più, questa volta, viene dato per scontato il ritorno del bipolarismo, come se le elezioni in due Regioni equivalessero al voto nazionale. Anche questa volta li deluderemo perché, chi dice questo, non ha capito cosa sia veramente il Movimento 5 Stelle, del perché siamo nati e quali sono gli ideali che ci guidano e ci rendono diversi da tutti gli altri”,scrive il nuovo capo politico pentastellato Crimi. Di grazia, cos’è veramente il M5S?Se ce lo spiega, caro Vito, magari anche con un disegnino, gliene saremo grati. Perché veramente noi elettori, parlo di quelli che hanno mantenuto una certa lucida e sana autocritica,non lo sappiamo più.E non lo sappiamo più da troppo tempo. Da quando, per essere precisi, avete stretto quell’infernale alleanza col leghista che giorno dopo giorno vi ha eroso consensi e credibilità. Per poi sbarazzarsene come si fa con una scarpa vecchia. Non ancora soddisfatti siete poi finiti nell’abbraccio mortale dell’odiato nemico: il Pd.Restituendo, anche stavolta, vigore e consensi ad un partito più volte bastonato dagli elettori.Facendolo addirittura diventare nuovamente il primo partito italiano.Siete davvero bravi a ridare vita agli zombie, non c’è che dire. Vi affannate a sostenere che avoi non interessa il consenso quanto il bene dei cittadini.Ma cribbio, dove sono quei cittadini per i quali sostenete di sbracciarvi tanto? Va bè che la riconoscenza non è di questo mondo, ma qui non stiamo parlando di una banale sconfitta quanto di una disfatta. E poi basta con la storiella che le amministrative sono altro dalle politiche. Perché non contano. Ma guarda caso, solo quando si perde. Non voler essere di destra né di sinistra a lungo andare si paga pegno.E ora non siete più neanche‘la terza via’.Quanto tempo passerà prima che Zingaretti bussi alla porta per incassare il consenso ottenuto? La storia non vi ha insegnato niente? Passare dal 33% all’irrilevanza non è cosa da tutti. Bisogna essere davvero ‘bravi’ per riuscirci.A quando qualche seria domanda alla quale far seguito una consapevole ragionata e spietata autocritica? Il futuro è ora, troneggia alle spalle di Di Maio.No, il futuro è già alle spalle.Perché alla prossima sarà estinzione.
