BASTA AL PARTITO DELLE TESSERE, FUORI LE IPOCRISIE

BASTA AL PARTITO DELLE TESSERE, FUORI LE IPOCRISIE

Passata l’euforia, si torna a ragionare ed analizzare su quel che si è e su quello che si vuol essere.Il mondo dei progressisti cerca di comprendere il sentiero da percorrere.Lo aveva indicato Zingaretti che per il Pd, nella recente assise tenuta nell’Abbazia di San Pastore, nel reatino aveva detto che occorreva ripartire a pagina bianca.I tentativi di spostare le attenzioni, i volti verso nuove tematiche come quella ambientale non potevano bastare.Approfittare di alcune singole figure provenienti dalla società civile non era sufficiente.Adesso arriva la parola di uno dei grandi padri a sostenere la sua tesi, Romano Prodi.Anche lui consapevole che ripartire da capo sia pericoloso, sia un tentativo ennesimo, è convinti che non ci siano alternative.Al tempo stesso la fluidità politica nel Paese impone però una svolta che non sua solo di facciata.Per Prodi nessuna timida apertura: “Nei momenti di crisi devi spalancare le porte. Zingaretti vada avanti con un grande incontro che riunisca intelligenze, proposte, personalità. Non punto al Colle, tutti sanno che mi piace la pianura padana. E non è vero che ci sono io dietro alle Sardine, purtroppo non c’entro”.La lezione del voto è stata dirompente può esser utile per il prossimo confronto elettorale che ci sarà in regioni fondamentali che allo stato delle cose potrebbero essere in bilico, come fra tutte la Toscana.Continua Prodi:“La lezione che viene dall’Emilia-Romagna è una sola: nei momenti di crisi i partiti si devono aprire. Perciò ora Nicola Zingaretti vada avanti con vigore con la riforma e spalanchi le porte del Partito democratico. Convochi una grande assise aperta a tutti, dove discutere in modo libero, su come la politica deve interpretare i grandi cambiamenti della società”.Il lavoro fine di ricucitura non basta, non può più bastare, occorrono scelte coraggiose che richiedono anche dei passi indietroNon è credibile sostenere una cosa, ripudiarla e poi tornare a sostenerla o peggio fare finta che la questione debba esser sorvolata, come sta succedendo appunto in Toscana dove tutti ormai si dicono proseliti dell’ambientalismo, dell’economia circolare quando si sposano tesi come quella di un nuovo aeroporto di Firenze, vera offesa offesa all’ambiente e alle persone che vivono nella Piana di Firenze, Prato e Pistoia.Oppure, sul tema del riciclato quando si vuol passare come profeti del green quando per esempio il distretto tessile pratese veniva dato per superato per morto, sepolto mentre adesso lo si decanta come esempio virtuoso.Ma ci sono anche i temi del lavoro e dei diritti per troppi mancati, elusi.Diritti che abbiamo visto sembrano tali solo a parole e che nell’esser rivendicati addirittura provocano risentimenti.Ci sono i giovani che si aspettano non di aver diritto ad una posizione di rendita ma di una opportunità per poter spiccare il voloC’è il diritto alla salute che vediamo minacciato di continuo, c’è il dovere fondamentale di ricostruire una morale, un’etica, un sentimento di umanità che le mode del momento hanno distrutto e svilito.Si, hanno ragione Zingaretti e Prodi è il momento di dire basta al partito delle tessere, è il momento di dire basta alle ipocrisie e forse questa del voto in Emilia Romagna può esser davvero l’ultima chiamata.