COPPA ITALIA: BARELLA PER CONTE. INTER IN SEMIFINALE, VIOLA BATTUTA
Candreva e Barella vanificano il momentaneo pareggio di Caceres. Per i nerazzurri ora c’è il Napoli. L’Inter è la quarta semifinalista di Coppa Italia dopo aver battuto 2-1 la Fiorentina nei quarti di finale.Nella serata degli esordi di Eriksen e Moses, entrambi dalla panchina, i nerazzurri hanno trovato il vantaggio con Candreva al 44′ dopo un pasticcio della difesa viola.Nella ripresa, il pareggio raggiunto da Caceres al 60′ dura solo qualche minuto: al 67′ Barella si inventa un gran gol per la qualificazione. Semifinale col Napoli di Gattuso. Dopo un bruttissimo primo tempo, chiuso comunque in vantaggio grazie ad un “ gollonzo” di Candreva, nel quale Conte per la prima volta, prova un modulo diverso, 3-4-1-2, con in campo i tre attaccanti contemporaneamente, mentre Iachini si disponeva con un 3-5-2, che diventava spesso un 5-3-2, l’Inter si qualifica alla semifinale della Tim Cup, dopo 3 eliminazioni consecutive ai quarti, grazie ad un gol del suo giocatore migliore, Barella, con un tiro al volo di controbalzo da fuori area, un minuto dopo l’entrata in campo di Eriksen. Sanchez schierato da tre quartista sembrava un pesce fuor d’acqua, e ci lascia qualche dubbio la scelta che, sembra definitiva, di Marotta, cioè quella di non prendere un altro attaccante e tenere il giovane Esposito e lo stesso Sanches come attaccanti di scorta. Per l’occasione rispolverato anche Vecino che, pure lui, sembrava con le valigie in mano, e che invece adesso sembra debba rimanere. L’Inter aveva comunque subito l’ennesima rimonta, il primo gol preso in assoluto da angolo, mentre a Iachini perde la sua prima partita e la Fiorentina prende gol dopo tre partite che aveva tenuto la porta immacolata. Missione compiuta per l’Inter di Conte che con le reti di Candreva e Barella ha raggiunto il Napoli in semifinale.Il 2-1 di San Siro ha dato modo al tecnico nerazzurro di provare un nuovo assetto tattico in partenza, ma anche di far assaggiare un po’ di San Siro ai nuovi arrivati Eriksen e Moses, entrati nella ripresa.Alla Fiorentina non è bastata una prova grintosa e il gol di Caceres: i ragazzi di Iachini sono stati puniti da un pasticcio difensivo nel primo tempo e da un eurogol di Barella nella ripresa. Nella serata della presentazione di Eriksen, grande acquisto nerazzurro del mercato di gennaio, l’occhio è balzato proprio sul cambio tattico apportato da Conte per l’occasione. Un 3-4-1-2 con Sanchez trequartista dietro a Lautaro e Lukaku che, guardando al lungo termine, sembrerebbe apparecchiare un nuovo modo di giocare per l’Inter una volta che il trequartista danese sarà pienamente integrato coi compagni d’attacco. Meccanismi da oleare che hanno reso la prima parte di gara sottoritmo e con poche occasioni da gol, anche – e soprattutto – per merito della fase difensiva grintosa della Fiorentina di Iachini. I Viola dopo aver provato a sorprendere l’Inter con le azioni di Lirola e Chiesa nei primi minuti, hanno sofferto solo il occasione di un colpo di testa di Sanchez, facendosi però poi male da soli a pochi minuti dall’intervallo.Uno scambio al limite dell’area dei nerazzurri ha mandato in tilt la retroguardia viola, beffata da Lautaro Martinez che, cercando di saltare Terracciano, ha servito a Candreva un pallone solo da spingere in rete per chiudere l’azione iniziata proprio dall’esterno. A inizio ripresa l’Inter ha provato a chiudere subito i conti per risparmiare energie e dare spazio agli esperimenti, ma dopo le chances sprecate da Bastoni (tiro fuori di poco), Lautaro (destro dal limite alto) e Vecino (bella parata di Terracciano) nel primo quarto d’ora, al 60′ dopo un contropiede orchestrato da Lirola fino al calcio d’angolo è arrivato il colpo di testa del pareggio di Caceres, proprio sugli sviluppi del corner. Dopo il pareggio la Fiorentina ha anche avuto l’opportunità di approfittare dell’assestamento nerazzurro, divorandosela con Vlahovic a tu per tu con Handanovic. Tre minuti più tardi, invece, pochi secondi dopo l’ingresso di Eriksen, Barella non ha mancato l’appuntamento con il gran gol con un destro di controbalzo dal limite che è valsa la qualificazione.
