I LAVORATORI NON SI PRENDONO IN GIRO: NOI STIAMO CON GLI OPERAI WHIRLPOOL
Ieri incontro al MISE per la vertenza Whirlpool di via Argine, a Napoli.La multinazionale americana ribadisce la volontà di chiudere, questa volta a ottobre. Le vite di migliaia di persone – 400 operai della fabbrica e oltre 1000 dell’indotto – sono appese a un filo.Dopo SEI ORE di incontro, i rappresentanti sindacali nazionali scendono e prendono parola. Bentivogli (segretario nazionale FIM CISL) dice che “abbiamo fatto un piccolissimo passo avanti”. I lavoratori esplodono, dopo ore in attesa a vuoto, dopo mesi di lotta e di promesse inutili. Chiedono che si scioperi a oltranza IN TUTTI GLI STABILIMENTI d’Italia. E che si smetta di prenderli in giro. La contestazione è dura, interviene la polizia a tutela delle segreterie sindacali. I lavoratori vengono allontanati. Ma la loro rabbia è legittima e comprensibile. I grandi sindacati per decenni hanno smesso di rappresentare un argine allo strapotere e all’arbitrio delle multinazionali, degli imprenditori. Sono rimasti immobili – o complici, nel peggiore dei casi – davanti a leggi e provvedimenti che distruggevano un pezzo alla volta i diritti dei lavoratori. Noi siamo con le donne e gli uomini di whirlpool napoli. Li abbiamo conosciti in questi mesi e la loro dignità non si merita di restare inascoltata o messa da parte da nessun politico, sindacalista, o padrone che sia.
