È ORMAI EMERGENZA NAZIONALE: ODIO ED INDIFFERENZA HANNO CONTAMINATO LARGA PARTE DEL PAESE
Lamorgese è chiara, non lascia spazio ad interpretazioni: “Non si può essere indifferenti. L’odio è un’emergenza”, a dirlo non sono sostenitori di Ong o qualche parroco lasciato isolato a contrastare il male. Non è Papa Francesco o qualche figura estrema della politica progressista.A dirlo, a gridarlo è il ministro degli Interni che dall’alto del suo osservatorio evidenzia quelli che ormai non sono ne sensazioni ne casi isolati.Nel corso dei una intervista alla ministra dell’Interno che interviene dopo le minacce a Scalfari e a Repubblica emerge chiaramente ed ufficialmente la vera piaga nazionale che sta devastando il Paese ci sono disvalori ed antisentimenti che hanno contaminato, conquistato il nostro Paese.Lamorgese è però anche chiara nel fatto che non ci si può lasciar trasportare da questa deriva : “Non voglio rassegnarmi a questa cultura imperante”, ma è evidente che per troppo si è lasciato fare, che per troppo si è minimizzato.Che troppo a lungo si è permesso che si considerasse che singoli episodi fatti marginali mentre in realtà la pandemia si è diffusa anche fra quanti erano vaccinati.Complici le crisi non solo non sono state mantenute posizioni e convinzioni ma addirittura ci lasciandoci andare dietro il pifferaio di turno si sono persi di vista quei fari, quelle basi, quei punti di riferimento che avevano permesso la costruzione di una società che ha come aspirazione la difesa del bene comune.Ricostruire, ricucire gli strappi di una società devastata dagli egoismi questo pare l’unico compito possibile, l’unica via percorribile.Questo ci indica il ministro degli Interni attuale mentre la politica stessa trova difficoltà a cancellare le nefandezze di quei decreti sicurezza che sono l’espressione non tanto di un predecessore che era più impegnato a distribuire paure piuttosto che per le legalità.
