SGOMINATA A PRATO LA MAFIA DEI BANCALI

SGOMINATA A PRATO LA MAFIA DEI BANCALI

Una imponente operazione antimafia si è svolta oggi a Prato. Ad essere colpita una delle cosche più pericolose con radici nel palermitano e con evidenti propagazioni in tutto il centro nord del Paese.Ed il riconoscimento, la gratitudine é stata espresso a tutte le forze dell’ordine, alla Procura di Prato, a tutti gli organi giudiziari per questa operazione contro le cosche mafiose che avevano realizzato un sistema complesso di illegalità che dalla Sicilia si snodava in tutto il Paese causando oltretutto problemi alla gran parte imprese sane dei settori colpiti. L’operazione antimafia è stata condotta della Guardia di Finanza di Prato e coordinata dalla Dda di Firenze. L’imponente operazione è iniziata alle prime luci dell’alba e si è snodata in tutto il territorio nazionale.Oltre trecento militari hanno proceduto all’arresto di 12 persone tutte accusate di associazione a delinquere e riciclaggio di molti milioni di euro a favore di Cosa nostra.I particolari dell’operazione, denominata Golden Wood, sono stati resi noti stamani, dal procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e dal procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho. Complessivamente ci sono 60 gli indagati. Il sodalizio riciclava proventi degli affari criminali della “famiglia mafiosa di Corso dei Mille di Palermo, capeggiata da Pietro Tagliavia, figlio di Francesco Tagliavia, condannato all’ergastolo per le stragi di via d’Amelio a Palermo e via dè Georgofili a Firenze Collegamenti inquietanti che evidenziano come le mafie storiche, la ‘ndrangheta mirano anche a posizionarsi in luoghi dovei flussi di denaro possono risultare meno evidenti che in Calabria o nel caso di questa operazione in Sicilia. Il flusso illecito di denaro ricostruito dagli inquirenti e reso pubblico nel corso della conferenza stampa, ammonata a circa 150 milioni di euro, di cui 39 provenienti direttamente da soggetti di Palermo legati alla mafia. L’associazione a delinquere avrebbe immesso nel circuito economico denaro di provenienza illecita attraverso le creazione di una galassia di 33 imprese con sedi in tutta Italia, in particolare in Toscana, Sicilia e Lazio, tutte aventi per oggetto sociale il commercio dei pallets, dei bancali di legno usati per il trasporto e la movimentazione delle merci nei magazzini e dagli spedizionieri. Le fatture inesistenti venivano emesse sia tra aziende interne al gruppo criminale, sia a favore di aziende ad esso estranee, che usufruendo del servizio illegale si garantivano vantaggi fiscali. nella foto il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho nel corso delle dichiarazioni alla stampa