LA CRISI DELLA TURINGIA E’ UN BENE PER LA GERMANIA : COSTRINGE I PARTITI A RIVEDERE POSIZIONI AFD

LA CRISI DELLA TURINGIA E’ UN BENE PER LA GERMANIA : COSTRINGE I PARTITI A RIVEDERE POSIZIONI AFD

La crisi della Turingia è un bene per la Germania, perché costringe in primis i partiti, tutti, a rivedere la loro posizione sull’AfD.L’AfD dalla sua fondazione nel febbraio 2013 ha vissuto una metaformosi enorme. Nasce come partito “neo-con” criticando “lo spreco” del denaro nazionale per il salvataggio dei “parassiti” del sud, specie Grecia ed è all’inizio sotto guida del Prof. di economia amburghese Bernd Lucke. Lucke è un paladino della lotta all’Euro, che minerebbe la forza della Germania, dando troppo potere ai paesi del sud.Fin dall’inizio è molto critico verso il “multiculturalismo”, ma in quella fase iniziale sono i migranti intra-Ue il bersagio preferito. Il partito mobilita una parte dell’elettorato che era rimasto senza riferimento, metà sono ex-non-elettori, in autunno, manca per un soffio il Bundestag con il 4,7%. Un anno dopo entra nell’Europarlamento con il 7,4% e da allora si è evoluto sempre di più come bacino dell’ultra-destra nazionalista, la sua spinta forte lo riceve nel 2015-2016, con la forte immigrazione dei profughi dai paesi arabi, dalla Siria, in passaggio dalla Libia, dall’Africa. Da allora il partito si sposta sempre di più a destra fino ad arrivare oggi ad esser dominato dal gruppo “Der Fluegel”, a guida di Bjoern Hoecke, che, per sentenza del Landgericht, si può pubblicamente chiamare “Nazi”.Notate: Fondatori come Lucke e la Petry, quasi “moderati” a confronto del personale odierno, sono uscite. La reazione della Cdu rispetto al successo dell’AfD che all’Ovest, nella ricca regione Baden-Wuertemberg, raggiunge anche il 15%, nel 2016, mentre oggi all’Ovest, si è ridotto a valori intorno al 6%, come Brema, Niedersachen nel 2019. Ma è molto forte, in costante crescita all’Est, dove ha sostituito Die Linke come partito di protesta identitario dell’Est, raggiungendo risultati intorno e superiore al 20%. Mentre nelle Bundeslaender occidentali non è difficile formare una coalizione che escluda l’AfD, all’Est è diventato molto difficile. Ad Erfurt, Turingia, dopo le ultime elezioni, solo una coalizione Cdu- Die Linke avrebbe avuto una maggioranza ma quel tipo di alleanza per decisione della Cdu era impossibile. All’interno della Cdu un gruppo di conservatori “Werte-Union” spinge da tempo per un’alleanza AfD-Cdu, insieme ai Liberali, l’esperimento Turingia doveva aprire quella porta. Ora che la Merkel ha bloccato quel tentativo e cacciato anche il suo sottosgretario il dibattito è finalmente aperto su come trattare l’AfD.Fatto sta che l’Ala di Hoecke de facto controlla il partito, nelle regioni orientali comandano i suoi.Allearsi con l’AfD oggi significa sdoganare elementi fondanti dell’ideologia di Hitler, i concetti di razza pura ariana in primis, con tutto l’antisemitismo virulente, la negazione della Shoah, ricordo anche le parole del “moderato” ex-Cdu Galand che definiva il III Reich importante come “la cagetta di una mosca” nella gloriosa storia tedesca, da allora chiamato “Fliegenschiss Gauland”.Politicamente sono avversari della Nato, amici (per convenienza momentanea) di Putin, e i legami di non pochi membri del partito con gruppi neonazisti armati sono tanti, tanto da mettere quel 50% dell’AfD “sotto osservazione” per manifesta tendenza anticostituzionale” da parte dell’ente nazionale per la protezione della Costituzione, Bundesamt fuer Verfassungsschutz, ente molto odiato dai nazisti, come immaginate.Ora sono liberali e democristiani a dover prendere una chiara decisione che blocchi al loro interno ogni forma di collaborazione con un partito che da 5 anni almeno si sposta verso destra ogni giorno di più.Anche i media tedeschi devono riconsiderare il loro atteggiamento. Mentre la posizione anti-Ue, anti-Euro, anti-sud, era considerato “condivisibile”, sempre di più oggi si capisce che l’AfD è un gruppo in odor forte di vero e proprio neonazismo.Pare che gli elettori l’abbiano capito prima di molti politici Cdu e Fdp.Secondo un sondaggio molto sorprendente, se oggi si svolgessero le elezioni in Turingia, Die Linke si prenderebbe il 37%, la Cdu perderebbe metà dei suoi 21% e si renderebbe possibile la riedizionedella vecchia coalizione R2G, sinistra più verdi.Ancora più interessante è un sondaggio al livello nazionale che farebbe perdere pure l’AfD molti elettori, dal 12 al 9%.Certamente sondaggio fotografano solo, con una incertezza nota, un momento. Ma forse, pare, che l’elettorato prima dei politici coinvolti si è reso conto che quel partito è “invotabile”, e se continua sulla sua corsa a destra, dev’essere chiesto lo scioglimento per “rifondazione del Nsdap”.