CASO GREGORETTI: SENATO DICE SI’ AL PROCESSO PER SALVINI. LA LEGA ESCE DALL’AULA

CASO GREGORETTI: SENATO DICE SI’ AL PROCESSO PER SALVINI. LA LEGA ESCE DALL’AULA

Il voto è pressoché scontato: il Senato darà l’ok a procedere per Matteo Salvini per il caso Gregoretti.Il tribunale dei ministri, com’è noto, contesta all’ex vicepremier leghista il sequestro di persona per 131 migranti bloccati per quattro giorno sulla Gregoretti, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso. Le urne resteranno aperte sino alle 19,ora dell’ufficializzazione del risultato, per consentire la discussione di quanti vorranno intervenire. La Lega, al momento della votazione ha già annunciato che uscirà dall’Aula. L’ex ministro dell’Interno prende la parola intorno alle 13,30.Nel suo intervento, di tutto e di più. Dai messaggi di incoraggiamento dei figli, che nei momenti cruciali ricicciano come funghi, all’ormai più che stonato refrain della difesa dei confini.Dei confini e della patria, ha ben scandito.Compito che il capitano, per questo pagato dagli italiani, come sempre ci ricorda, ha svolto con determinazione e orgoglio. Cosa che rifarebbe prontamente anche domattina, se fosse necessario. Perché ‘sono un testone, ha ribadito,affronto un’aggressione politica. Facciamo decidere a un giudice se sono o meno un sequestratore’. Diversi i buu buu che ogni tanto si sono levati a intercalare parti dell’intervento. Soprattutto quando ha puntato il dito suibanchi vuoti del governo,‘immagine che dice tutto tra chi ha la coscienza sporca e chi no’.E’ dovuta intervenire la Casellati per spiegare che la presenza del governo non era prevista, in verità ‘per rispetto che si deve al Senato per un atto di competenza esclusiva del Parlamento’. Una difesa a oltranza del suo operato al Viminale.Al termine un avvertimento agli ex alleati e alla maggioranza tutta: ‘Chi vota oggi pensando di vincere sarà sconfitto dalla storia’