CAMPIONATO INFETTATO… CAOS SULLE GARE E SUI RECUPERI

CAMPIONATO INFETTATO… CAOS SULLE GARE E SUI RECUPERI

Il Campionato, in particolare lo scudetto al tempo del coronavirus oltre che infettato, rischia seriamente di diventare falsato.Questa volta però non ci sono complotti, calciopoli o arbitri in mala fede, ma solo una congiuntura sanitaria tale che inevitabilmente finirà per sconvolgere le prossime 13 o per qualcuno 14 giornate di campionato rimanenti. Parliamo anzitutto delle gare giocate: la Juve sconfigge la Spal, sempre più ultima, e il mal di trasferta, come al solito non brilla, anche se qualche miglioramento si è visto, come al solito segna Ronaldo ( 11 gare consecutive, eguagliato record di Battistuta), segna finalmente anche Ramsey, ma come al solito partita in discussione fino all’ultimo per il gol concesso su rigore.I tre punti arrivano e anche la serenità di aver recuperato capitan Chiellini, e di partire per Lione con convinzione di poter passare il turno in champions. La Lazio ha fatto pure meglio: vincere a Genova con la squadra di Nicola, in questo momento non è proprio ne’ facile ne’ era scontato, ma la squadra di Inzaghi ha, si sofferto, ma anche vinto con una certa autorità e perentorietà. E’ una stagione magica per la squadra capitolina: gioca bene e gira meglio: Marusic colpisce subito, Favilli prende il palo esterno e nel momento di grande sofferenza Immobile mette a segno il suo 27’ sigillo, primo anche in Europa, il Genoa accorcia e Cataldi entra dalla panchina e fa 3-1, insomma sembra tutto perfetto.Si diceva rosa corta? Ma Cataldi e Marusic sono riserve che segnano, si diceva Immobile si fermerà? Ma fa 27, si diceva se manca Acerbi, e gioca Vavro e fa bene, insomma difficile vedere una possibile flessione della squadra che, fra l’altro, è super sostenuta da una folla sempre più entusiasta. Gioca anche l’altra squadra Romana e ritrova gioco e gol, mandando a casa il Lecce di Liverani con 4 reti, due per tempo, e si rilancia in zona Champions. Vince ancora Gattuso in trasferta, il suo Napoli soffre un tempo a Brescia, pure le rondinelle ormai spacciate, poi Insigne e Ruiz la ribaltano e si avvicinano sempre più alla zona Europa, affiancando il Milan a quota 36 al sesto posto. La squadra di Pioli disputa a Firenze un’ottima gara, trova ancora il gol con Rebic, ma spreca troppo, e pur con il vantaggio di un uomo non riesce ad impedire alla Fiorentina un recupero che arriva grazie a Cutrone che si guadagna ( o meglio si procura in maniera un po’ così) un rigore che Pulgar trasforma , un pareggio che fa sbottare anche un uomo pacato come Maldini. Il turno di campionato finisce qui, con il Bologna che fa a tempo a giocare e a pareggiare contro una buona Udinese, grazie ad un gol allo scadere del sempre-verde Palacio, ma che oggi non avrebbe potuto disputarsi visto il blocco anti-virus anche in Emilia Romagna. Premessa doverosa, il calcio, lo sport vengono dopo, prima viene la salute.Il calcio non può pretendere esenzioni e nemmeno di rimanere una piazza aperta, anche se gli interessi sono enormi e inevitabilmente scoppieranno polemiche e caos.Il calcio deve, dovrà, adeguarsi a ciò che verrà stabilito, anche a costo di rinunciare alla sua competitiva.Anche a costo che la partita più attesa, domenica Juve-Inter si giochi a porte chiuse come previsto, per ora, dal decreto del Ministro Spadadora, e, a parte la tristezza di vedere un evento così atteso senza cornice, ci saranno lamentele per il mancato incasso, e per perdita di chances: la Juve in 8 anni di Stadium ha perso solo 5 partite davanti al suo pubblico. L’auspicio vero è che le decisioni istituzionale siano prese con rigore, competenza, e buon senso, senza farsi trascinare dall’isteria collettiva che però, purtroppo agisce già ( basti pensare alla corsa sfrenata e all’assalto che avviene in queste ore ai supermercati). Juve e Lazio giocando si sono portare a +6/+5 dall’Inter, e questo è già uno svantaggio psicologico che potrebbe pesare, perché poi di sta facendo fatica a collocare una data utile per il recupero con la Sampdoria che fra l’altro coinvolge anche la zona retrocessione. Se l’Inter va vanti nelle competizioni l’unica data libera sarebbe il 20 maggio ma a ridosso dell’ultima gara di campionato e, tutt’altro che agevole, in casa dell’Atalanta, in alternativa andrebbero cambiate le date della finale della Coppa Italia. La Lazio potrebbe giocare a Bergamo senza pubblico, avvantaggiandosene, intanto ha già rifiutato la richiesta della Dea di anticipare al venerdì per il suo impegno di Champions a Valencia. E qui ci sentiamo di arrivare al secondo auspicio: nel dover giocoforza ricalibrare il calendario per la drammatica emergenza, tutti mettano senso di responsabilità e non cerchino di tutelare solo i loro interessi di bottega, e che la Lega abbia la forza di imporsi e trovare le migliori soluzioni per chi ci rappresenta in Europa: ma dubitiamo che questo appello verrà ascoltato. L’Inter giocherà sicuramente giovedì il ritorno di Europa Legue, ma ancora non sappiamo se a Milano a porte chiuse o in campo neutro, poi dovrebbe giocare a Torino con la Juve e il mercoledì a Napoli il ritorno di Coppa, e un eventuale rinvio farebbe sicuramente adirare, e non poco, De Laurentis. Insomma prevediamo, purtroppo, caos e polemiche, nel frattempo , cerchiamo, almeno, di non infettarci.