SALVINI E IL COMPORTAMENTO INDEFINIBILE TENUTO IN QUESTI GIORNI
        E’ davvero difficile definire bene, con un aggettivo, il comportamento di Matteo Salvini in questi giorni. In questo preciso momento, ad esser precisi. In questo esatto, preciso momento in cui l’individuo, nonostante in Italia stia imperversando un’emergenza sanitaria serissima, si sta avventando rapace su tutte le occasioni che gli capitano a tiro per sfruttare la situazione di panico a suo vantaggio. Come oggi, che ha febbrilmente attaccato il governo su una cosa che non c’entra niente con l’emergenza in essere: lo sbarco, a Pozzallo, di 300 esseri umani. Che lui correla al coronavirus. E questo nonostante queste persone provengono da zone dove del virus non c’è traccia. E nonostante siano adesso comunque in quarantena. Lui questo lo sa benissimo. Capisce che la correlazione è assurda e farla arreca solo danni ad un’Italia già nel panico. Eppure, in un momento in cui servono calma ed unità, lui, candidato a governare il Paese, in quel Paese fomenta scientemente paura e alimenta disinformazione per ottenere un vantaggio personale. Capite quindi perché è davvero difficile trovare una definizione per il suo comportamento? Perché qui non siamo allo sciacallaggio, no. E’ qualcosa di diverso. Di peggiore. Un qualcosa che spaventa di più. Un appello allora. A voi che leggete, che potete essere di sinistra, centro o destra. Quando l’emergenza finirà, ricordatevi tutto questo. Ricordatevi che mentre il Paese soffriva e tanta gente, anche qui tanto di destra quanto di sinistra, realizzava che questo è stato il momento di fermarsi, collaborare e stare uniti, lui, Salvini, realizzava invece un’altra cosa. Che questo è stato il momento per accelerare. E di farlo senza guardare in faccia a nessuno.
