CORONAVIRUS, IL GOVERNO CONTE TIENE

CORONAVIRUS, IL GOVERNO CONTE TIENE

Governo salvato da un virus o dall’avventurismo di Renzi e Salvini?ORA CHE LE DESTRE PARLANO AL VUOTOCresce il senso di solidarietà nazionale di fronte all’emergenza Una cosa mi preme dire, dopo avere letto i giornali di stamattina: Borghi si sta rivelando una figura del tutto debole e deludente. In pimis non è stato in grado, lui come Bagnai, di gestire l’economia con i loro criteri di supercritici dell’Euro (ricordate quando proponevano i miniBot, che ridere?) al tempo di Conte I, che se non fosse stato per il premier e Tria avrebbe fatto bancarotta. E va bene. Ma in secundis ha cominciato a delirare. Da una parte non solo – tra lui, Bagnai, Salvini e Giorgetti – non ha convinto gli italiani a uscire dall’Euro, anzi, se ne guardano bene dal pronunciarsi a favore, dall’altra dichiara che è colpa del Governo se siamo stati meno furbi di Germania e Francia con il coronavirus, perché diffondendo anticipatamente i dati del contagio si sarebbe salvato da una crisi profonda. Ma a prezzo di uno sconquasso economico. Delirante, appunto. Come se ritardare i dati che comunque in via riservata si conoscevano, fosse stato un dovere patriottico, un obbligo dovuto alle nostre confuse e incapaci opposizioni. Retropensiero: noi possiamo fare di tutto per destabilizzare il Paese, il Governo invece non ha diritto di stabilizzarlo e difendersi. Il coronavirus, in effetti, ha salvato il quadro politico da opposizioni inconcludenti e caotiche, con Giorgetti che diceva una cosa su Euro ed Europa, e Salvini l’opposto. Il primo è da sempre contrario all’Euro, più ancora di Salvini, che di economia non ha mai capito nulla, ma ha i piedi per terra. E se con la Lega al Governo si fosse aperta una voragine sulle strategie economiche, all’interno dello stesso partito di maggioranza relativa? Questi signori stanno male perché il Governo bene o male tiene, significa che non era così debole. Renzi voleva uscirne solo per avere le mani libere, ma non voleva porre fine anticipatamente alla legislatura, lui e il suo partitino del cavolo non era pronto alle elezioni. Avrebbe voluto un altro governo con un altro premier, così da potersi mettere al dito il brillante di avere cacciato l’uomo indicato dai grillini in caduta libera. Tutti falliti questi piani non per sfiga, per colpa di un virus, ma per la loro pochezza, miserabilità, debolezza intrinseca, per incoscienza degna dell’Italia preunitaria, quando gli staterelli facevano il bello e cattivo tempo ora alleandosi, ora facendosi guerra. Per fortuna che almeno Renzi adesso tace, mentre Salvini & C. parlano al vuoto, giacché ogni volta che aprono bocca Conte si rafforza. Io sento sempre più emergere un sentimeno di collaborazione e unità nazionale di fronte alla catastrofe. L’Italia in mano a volgarissimi odiatori? No grazie.