IN GIAPPONE LA RIAPERTURA DI ALCUNE SCUOLE. PER IL VIRUS, SI VEDRÀ

IN GIAPPONE LA RIAPERTURA DI ALCUNE SCUOLE. PER IL VIRUS, SI VEDRÀ

GIAPPONE, riaprono (alcune) scuole, arrivano i ciliegi in fiore, e il tribunale di Yokohama festeggia con l’ennesima condanna a morte. Il virus? Si vedrà. Per or (forse) abbassiamo l’Iva. La gente deve riprendere a consumare, altro che starsene tappata in casa. Mentre Abe si incontra “virtualmente” con Johnson, via skype, e ne condivide pubblicamente l’approccio al virus (non fare nulla, vediamo che succede..) il Giappone oggi è probabilmente l’unico paese al mondo colpito dal virus che non vi dedichi l’apertura dei giornali. Che invece aprono con la sacrosanta (per la maggior parte eri giapponesi, ahimè) ennesima condanna a morte: quella di Satoshi Uematsu, l’ex infermiere che nel 2016 uccise, la maggior parte nel sonno, ben 19 disabili in una casa di riposo. Un crimine efferato, e forse premeditato. Ma come ha inutilmente cercato di argomentare la difesa, commesso da un infermo di mente. E se la pena di morte non deve essere comunque prevista da un ordinamento giuridico civile, tanto meno può essere applicata ad un uomo che, come tanti altri nella recente storia criminale del paese, non avrebbe neanche diovutio essere rinviato a giudizio e processato. Bensì curato.