DECISAMENTE GLI AMERICANI SI MERITANO L’AMERICA. E GLI ITALIANI?

DECISAMENTE GLI AMERICANI SI MERITANO L’AMERICA. E GLI ITALIANI?

Negli Stati Uniti, Biden ha vinto la primarie di quattro stati, e di fatto la nomination democratica, due giorni dopo aver detto e ripetuto, nel dibattito con Sanders, che la sanità privata è meglio di quella pubblica e che l’epidemia in Italia lo dimostra. In sostanza gli elettori, anche in questa emergenza, hanno votato a favore delle multinazionali della salute, benché i costi dell’assistenza medica negli Stati Uniti siano parecchie volte più alti che in Europa o in qualsiasi altra parte del mondo. In cambio però hanno avuto la promessa di un vicepresidente donna. Decisamente gli americani si meritano l’America.E gli italiani? Quelli che si stanno già scordando che la sanità l’hanno massacrata i liberisti, ossia berlusconiani, leghisti e renziani, e sono pronti a votarli di nuovo solo perché monopolizzano i talk show? Quelli che credono che Meloni sia contro il MES che lei stessa ha votato e fatto approvare solo perché dice di esserlo e i giornali danno grande evidenza alle sue parole?Ho un giardino, nella casa dove vivo, qui in Massachusetts, e sta arrivando la primavera. Che tentazione, seminare insalata e vederla crescere, invece di sprecare parole ed energie per gente che non crescerà mai e che non solo si accontenta delle briciole che le gettano i ricchi e le celebrity ma lecca la mano di chi gliele ha buttate.Ma poi mi ricordo di Gramsci, che chiuso per vent’anni in una prigione fascista, malato e privato dei suoi libri, mentre l’Italia e l’Europa si piegavano passivamente se non con entusiasmo alle dittature e al capitale, mentre il suo partito era costretto alla clandestinità e ridotto a poche migliaia di iscritti, lo stesso riuscì a tenere viva la speranza di un futuro migliore, che sapeva bene che non avrebbe visto, e non si arrese. Pessimismo della ragione, certo: solo gli idioti possono illudersi che le cose stiano andando meglio o che una svolta sia vicina e inevitabile. Ma anche ottimismo della volontà, dell’azione, dell’impegno: che è il piacere di stare, ragionare e lottare con altri come noi. Solo così si può superare lo scoraggiamento: riconoscendoci, sostenendoci e aiutandoci, noi persone di buona volontà; ignorando gli stronzi e i coglioni, fatti gli uni per gli altri e irredimibili. Preparandoci così a combatterli, a batterli, senza perdono o pietà; oggi non siamo pronti, purtroppo, per lo scontro frontale, ma quel giorno verrà.