STORIE CHE PASSANO SOTTO SILENZIO IN TEMPI DI CORONAVIRUS

STORIE CHE PASSANO SOTTO SILENZIO IN TEMPI DI CORONAVIRUS

In questi giorni di emergenza da Covod19 stanno passando sotto silenzio alcune storie difficili da digerire.Una di queste riguarda Eddi Marcucci.Giovane torinese che è stata nel Rojava a combattere con i curdi, contro le milizie dell’ISIS.Eddi è rientrata in Italia ed ha subito dal Tribunale di Torino una condanna a due anni di sorveglianza speciale.Non le sarà consentito muoversi, né fare alcuna attività sociale o politica per almeno due anni, perché ritenuto “soggetto socialmente pericoloso”.Trovo la decisione davvero grave.Sia per le modalità con cui è maturata (durante il processo sono state imputate a Eddi manifestazioni e attività politiche che ha svolto in Italia, su tematiche sacrosante dal mio punto di vista).Sia per il senso complessivo della condanna espressa.È pericolosa una donna che decide di battersi contro ISIS?È socialmente pericolosa una persona che partecipa a un presidio contro la vendita di armi alla Turchia?E quanto sono socialmente pericolosi quelli che per esempio hanno ridotto la sanità pubblica a brandelli, come si vede in situazione di emergenza?A Eddi e tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda, va la mia solidarietà.