È PRATO LA CITTÀ DELLA RESPONSABILITÀ

È PRATO LA CITTÀ DELLA RESPONSABILITÀ

La delegazione di medici cinesi provenienti da Fujan dopo una visita al Santo Stefano ha potuto incontrare i colleghi dell’ospedale di Prato facendo un punto sulla situazione pratese ed in particolare su come le nostre strutture sanitarie stanno rispondendo alla drammatica emergenza sanitaria.Nessuna critica, nessuna osservazione ai provvedimenti messi in atto, nessun appunto all’operatività in città.I medici cinesi hanno apprezzato il lavoro che viene fatto a Prato. Sicuramente, in tutto ciò, c’è stato un comportamento di grande responsabilità messo in atto proprio dalla comunità cinese che vive sotto il cielo di Prato. Una comunità fatta di decine di migliaia di persone che ha compreso prima di altre, prima che l’allarme risuonasse per tutti gli altri, vestendosi in un comportamento encomiabile che poi è stato seguito dal resto della città.Su questo punto in tanti avranno da rivedere spigolosità e critiche pretestuose, ma soprattutto da ciò dovrà esser colta l’occasione fondamentale di collaborazione e condivisone che potrebbe venirsi a creare.Una occasione di grande impatto che le istituzioni avranno il compito di cogliere come allo stesso modo avranno da percorrere nuovi sentieri tutte le associazioni del territorioSecche e definitive le parole nei confronti della nostra città da parte del capo delegazione “Non abbiamo consigli da dare, va bene così com’è” ha dichiarato Guo Yansong che pure non aveva risparmiato osservazioni e consigli verso altre strutture visitate.Non sappiamo se questo continuerà ad essere per le prossime settimane ma Prato, in questi giorni, ha dimostrato di non essere la città degli untori ma piuttosto la città della responsabilità.La bandiera che sventolava dal pennone del Pecci ci ricordava che “la paura mangia l’anima” e sconfitto il virus, la città, dovrà cogliere l’occasione che le si pone davanti e dovrà farlo unita come unita pare oggi