ALICE ROHRWACHER NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

ALICE ROHRWACHER NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

In questo periodo il suo nome spicca notevolmente, sia per essere stata annoverata ai David di Donatello da Spielberg tra i suoi cineasti italiani preferiti, sia per i dieci minuti di applausi ricevuti a Cannes dopo la proiezione del suo nuovo film, “Lazzaro Felice”.E’ Alice Rohrwacher, nata a Fiesole nel 1981, sorella della celebre attrice Alba Rohrwacher e senza dubbio una delle registe più acclamate dei nostri tempi. Il suo nome, infatti, non è nuovo al red carpet di Cannes, anche perché persino il primo film “Corpo Celeste” venne presentato al festival, senza dimenticare che “Le Meraviglie” (2014) vinse il Grand Prix Speciale della Giuria. Quest’anno “Lazzaro Felice” concorre, invece, alla Palma d’Oro.L’attività artistica di Alice Rohrwacher inizia nel 2005, anno in cui realizza come sceneggiatrice, montatrice e autrice della fotografia “Un piccolo spettacolo”, documentario diretto da Pierpaolo Giarolo. Segue la prima regìa per un episodio del film “Checosamanca” (2006). Dopodiché si dedica per anni all’arte del montaggio, curandolo in “Tradurre” (2008) e “Boygo” (2008), entrambi diretti da Giarolo, “In tempo, ma rubato” (2009) di Giuseppe Baresi e “Residuo Fisso” (2009) di Mirta Morrone.Il 2011 è l’anno in cui Alice viene consacrata al cinema d’autore grazie alla partecipazione della sua opera “Corpo Celeste” al Festival di Cannes e, circa un mese dopo, al Nastro d’Argento come miglior regista esordiente. Ad imporsi a Cannes è il successivo “Le Meraviglie” (2014), in cui dirige anche la sorella Alba, che tornerà l’anno dopo nel cast del cortometraggio “De Djess” (2015). Tra un premio e l’altro, non dimentica il documentario, suo primo amore, e partecipa alla regìa del progetto collettivo “9×90”, presentato al Festival di Venezia nel 2014.Ieri, 13 maggio, il suo “Lazzaro Felice” ha provocato un’esplosione di applausi a Cannes. Il film narra l’amicizia tra un giovanissimo contadino e il figlio di una nobildonna schiva e dura, interpretata da Nicoletta Braschi. Nel cast è presente anche Alba nel ruolo di Antonia da adulta.Il cinema di Alice Rohrwacher è essenziale, diretto e spesso sorprendente. La padrona del film sembra proprio essere la fantasia della stessa regista, che gioca con la luce naturale e con l’impatto visivo e crudo delle inquadrature. Alcune immagini assumono un valore fiabesco, creando un contraltare ai totali e ai primi piani rudi della stessa opera.“Lazzaro Felice” sarà distribuito nelle sale dalla 01 Distribution a partire dal 31 maggio. Qualunque sia l’esito al festival, gli italiani non possono non supportare una regista che, perdendosi tra le “meraviglie” delle sue opere, rende lustro al nostro cinema.