INAGUARATO IL«MIRACOLO»LEGHISTA, TRA ASSEMBRAMENTI DA EVITARE E NUMERI CHE NON CORRISPONDONO ALLE ASPETTATIVE
Insomma, l’ospedale alla fiera di Milano, quello costruito sul modello di quello cinese a Wuhan (anzi, meglio, perché costruito da lombardi, non da cinesi, come dice Feltri), quello da 5/600 posti di terapia intensiva, quello dove si è chiamato Bertolaso perché solo lui poteva gestire un simile, monumentale, lavoro di ingegneria, quello che secondo Fontana avrebbe rappresentato “la terapia intensiva più grande d’Italia”, quello che dimostra che “il Nord leghista fa da solo, non ha bisogno di Roma” (cit. Libero), è pronto. Solo che, alla fine, i posti in terapia intensiva disponibili al momento sono tra i 12 e i 24, non 600.Non solo non è la terapia intensiva più grande d’Italia, ma forse neanche del quartiere, in pratica.Quello di Wuhan è stato tirato su in dieci giorni e può accogliere 10.000 persone, per dire.Bertolaso si è ammalato appena ha messo piede in Italia.E per fare l’inaugurazione Fontana ha invitato mezza Milano, creando un assembramento nel quale probabilmente ha infettato più persone di quante non ne possa contenere il meraviglioso “MIRACOLO” leghista. Nel frattempo, a Bergamo, gli alpini e gli artigiani di Confartigianato (assieme a cubani, russi, tifosi dell’Atalanta ed Emergency) hanno costruito un ospedale da 140 posti tra terapia intensiva e subintensiva in 14 giorni.E neanche hanno fatto l’inaugurazione in pompa magna, pensa un po’. Forse perché gli interessava farlo per salvare vite, non per mettere su l’ennesimo circo a uso e consumo della propaganda di Salvini.
