LA SALUTE DEI LOMBARDI È IN MANO A DUE AVVOCATI
Fontana e Gallera sono laureati in giurisprudenzaLA SALUTE DEI LOMBARDI E’ IN MANO A DUE AVVOCATI Che Roma abbia dato le briciole alla Lombardia non ci credono nemmeno i secessionisti più indefessi. Fontana straparla, fra lui e Gallera è una gara d’incompetenza alla base, si tratta di due avvocati, uno penalista e uno commercialista, che nella loro vita si sono occupati di tutt’altro, di sanità non sanno nulla. E’ la politica che distribuisce cariche pubbliche in base la potere e alla possibilità di rubare o di influire. Però sarebbe anche ora di finirla di mettere in mano a degli avvocati posti di responsabilità che richiedono competenze tecniche di alto livello, come se si potessero occupare di tutto. Anche a Milano la politica promuov avvocati a tutto spiano. Per sua natura un legale media gli interessi, non è garante delle competenze. Ofelè fa’ el to mestè, e vale anche per Roberto SperanzaANCORA SU FONTANA E GALLERA, AVVOCATILe persone giusto al posto giusto no, mai Sinceramente ho MOLTO apprezzato Fontana quando ha bloccato l’assurdo progetto dell’apertura dei Navigli che poi era di Maroni che aveva convinto Sala. Non è cosa da poco, la Lega si era spaccata su questo progetto, evidentemente quando vuole quest’uomo sa farsi sentire, ha dimostrato che sa ragionare con la sua testa e non o non sempre con quella del partito. Devo dire però che per tutto il resto il programma lombardo della Lega è un disastro con le sue 7 autostrade che sfasciano completamente il territorio per collegare piccoli comuni di pochissime migliaia di anime, distruggono il secolare assetto della pianura irrigua, ne sfasciano l’agricoltura di prim’ordine di cui la Lombardia è orgogliosa. Ci sarebbe poi da parlare del Lago di Varese rimasto sempre una fogna fin da quando iniziò a fare il sindaco di Varese, salvo dare le colpe a Roma, che invece non c’entra, ma lasciamo perdere che tanto non serve a niente dirlo, è come parlare col muro. Ecco vedete, questi rischi con i 5 Stelle non ci sono. Anche perché hanno rotto tanto i cabbasisi sulla professionalità dell’amministratore, in base al principio, Dio lo abbia in gloria, che i curricula debbano valere anche per loro e non solo per i comuni mortali, perché è così che si costruiscono le CASTE, mettendo gente arrogante al posto sbagliato perché “tanto c’è qualcuno che li segue”. A me un amministratore che è lì per benefici di partito fa venire voglia di fargli tante pernacchie, se voi lo tollerate non lamentatevi poi di avere una Regione che mette due avvocati a gestire una pandemia e prende sottogamba i dossier. Non sto dicendo che Fontana e Gallera debbano essere due medici, che pure non sarebbe male, ma un curriculum come gestiore della sanità pubblica è lecito domandarlo? Vale anche per Roberto Speranza, ovviamente, non è che siccome è di sinistra per lui questo discorso non debba funzionare. Siccome so che è una brava persona e a migliorare la anità pubblica ci credeva veramente, mi metto nei suoi panni e chiedo: scusa mio omonimo, ma non ti sono tremate le vene ai polsi quando hai capito di aver a che fare con una pandemia, di cui non sapevi e non sai nulla, salvo quello che ti dicono altri? Non ti sei chiesto smarrito: e adesso che faccio? Dove sbatto la testa che non ci sono nemmeno le maschierine chirurghiche perché non sospettavo nemmeno potessero essere preziose? Non hai passato ore, giorni ad angosciarti? Ofelè fa’ el to mestee, pasticcere (o pasticcione) fa il tuo mestiere, si dice in milanese. In Europa i Commissari prima di essere nominati passano un severissimo esame davanti a una commissione europarlamentare che studia i loro curicula e le loro biografie fin nel minmo dettaglio. Ricordo che un ex ministro proposto da B, il filosofo Rocco Buttiglione non passò l’esame per le sue posizioni ratzingeriane sull’omosessualità, ossia religiose, non scientifiche. Ecco invece di parlare sempre male dell’Europa, imparate qualche volta.
