SALVINI VUOLE MEDAGLIE E NON INDAGINI. COME MAI?
“Nas in ospedale lombardo? Io avrei mandato medaglie, noi avevamo proposto anche di alzargli lo stipendio”. Questo è l’ennesimo delirante, grave giudizio di Salvini. Che così commenta la notizia che in alcuni ospedali lombardi si stiano facendo controlli. Per capire perché l’epidemia è stata così violenta e i decessi così numerosi. Per lui però non è il momento di capire, no. Anzi, voleva anche aumentare gli stipendi ai medici. Dimentica però che il giorno prima di questa sua proposta il suo emendamento voleva invece proteggere i manager. Non i medici. E solo quando è stato denunciato da mezzo mondo ha fatto ritirare quell’emendamento. E ci ha messo la toppa degli stipendi. E ora mette becco nella nelle indagini. Operando un’invasione di campo gravissima, su un tema che non gli compete minimamente. E perché lo fa? Per proteggere il singolo ospedale? No. Lo fa perché timore è un altro: che questi controlli si allarghino. Si allarghino a tutta la Lombardia governata dalla Lega. Per questo ora vuole medaglie e non indagini. Perché lì, in quella regione, sta emergendo la vera natura del brillante modello regionale leghista. Una natura che, probabilmente, gli elettori del domani non apprezzeranno.
