AMO TALMENTE TANTO LA GERMANIA CHE NE PREFERIVO DUE
Sono un Europeista convinto, sono stato anche membro del Movimento Federalista Europeo, ho sempre immaginato che il sogno di Altiero Spinelli fosse quanto di migliore immaginato per il futuro del nostro Continente. Se oggi mi trovo a sentire dentro di me, per quello che tedeschi e olandesi in modo particolare stanno facendo, un crescente malessere, una delusione cocente e anche tanta, tanta rabbia per quel sogno cresciuto durante il confino fascista da tante donne e uomini europei, significa che i danni che questi faccendieri nazionalisti stanno facendo sono davvero tanti. E ti viene voglia di dire: lasciamo perdere, ricominciamo noi, popoli europei del sud. Quelli dove l’umanità, la fratellanza e la solidarietà sono valori superiori alle ragioni economiche e agli interessi degli stati. Mi dispiace ricordare quanto sosteneva Andreotti. “Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due”. E quale lezione avere dagli olandesi, loro che, in Europa, rappresentano un paradiso fiscale. Il problema vero è che non siamo noi italiani a non essere più convinti europeisti, ma sono loro che stanno infrangendo ogni sogno di Europa unita. Noi restiamo umani. Loro restano dei burocrati. Per noi l’inno europeo è un inno alla gioia. Loro, forse, cantano “Money, money”! Insomma, lavoriamo ad una risposta che sia in controtendenza. Non serve diventare nazionalisti per rispondere al nazionalismo, ma ricercare una diversa dimensione europea. Facendo a meno di chi l’europa non la vuole. Io continuo a volerla.
