EUROPA, EUROBOND E MES, CHI VINCE E CHI PERDE?
Partiamo da una premessa: l’Eurogruppo non può cancellare il Mes. Il Mes, disgraziatamente, grazie ai governi FI-Lega e Monti-PD è in Trattato UE e ratificato in Italia. Per cancellarlo in Europa ci vuole unanimità e non c’è. Quale era la partita in gioco? I paesi nordici avevano la posizione del conservatore Schauble tedesco, niente nuovi strumenti: “basta vecchie discussioni usiamo Mes e Bei”. La battaglia dei paesi nordici era per centrare la lotta alla crisi sul MES: no ad altri strumenti. Il pacchetto approvato all’Eurogruppo smentisce i paesi nordici e segna una vittoria importante per Italia-Spagna-Francia: si prevedono 100 miliardi anti-disoccupazione e soprattutto un Recovery Fund da 500 miliardi. Il Recovery Fund dovrà ora essere definito dal Consiglio, ma è una base possibile di atterraggio su strumenti di finanziamento comune modello eurobond. E il MES? Il MES esisteva e continua ed esistere grazie a FI-Lega-PD. Viene marginalizzato in questa crisi. La condizionalità viene cancellata sulle spese mediche, ma rimane uno strumento opzionale e vergognoso. Il governo Conte non ha aderito ad alcun MES, anzi ha lottato per correggere uno strumento vergognoso. La partita ruota attorno ad un punto. Sono sufficienti le risorse extra MES? Sono sufficienti BCE, BEI, SURE e Recovery Fund, messe in campo? Se la crisi non dura troppo forse sono sufficienti. Se la crisi dura di più torneremo al punto di partenza. Fra adesione al MES e uscita dall’Euro meglio la seconda.
