I COMPROMESSI SPOSI

Al solito la politica fa quello che è abituata a fare: tira acqua al suo mulino. E i giornali lo fanno in parallelo. In Europa è successo quello che doveva succedere, visto che si sono scontrate due volontà diverse, due idee diverse condite dalla sfiducia reciproca. E’ spuntato un compromesso con tutte le ambiguità del caso. Il famoso Mes accettato dall’Italia, com’era prevedibile, con l’assenza di vincoli per le spese sanitarie dirette e indirette (quali sono quelle indirette? Siamo in un evidente terreno di compromesso che lascia aperta la possibilità altre finalità ) e suggerisce una finestra per un fondo finanziato dagli stati, i cui confini e le cui modalità saranno definiti dai governi in un prossimo vertice. Un vertice che dovrà trovare il modo di far passare quel Fondo attraverso un altro compromesso. Speriamo che di compromesso in compromesso non sia compromessa l’Europa e soprattutto non sia compromessa l’Italia, le cui forze già compromesse da abituali battaglie politiche, guidate dall’opportunismo sfacciato del momento e dalla convenienza immediata, giocano su quei compromessi europei sperando di far male agli avversari ignorando o facendo finta di ignorare che in ballo c’è un piccolo problema, quello di farci male tutti, furbi e non furbi, sfacciati capopopolo, antieuropeisti, oppositori che hanno le ricette della salvezza tanto non sta a loro decidere, etc, etc.