SPIE & CINA

Continua l’infinito gioco di ombre. L’intelligence britannica ha messo in guardia il governo: è necessario proteggere le industrie strategiche e il settore dell’alta tecnologia. Gli 007 temono le invasioni di campo di Pechino, abile nel presentare la sua tattica contro la pandemia. I servizi non si oppongono alla collaborazione nel settore delle telecomunicazioni 5G, però chiedono una maggiore vigilanza. Magari anche sull’accesso di studenti cinesi a laboratori, centri studi…In Occidente gli apparati di sicurezza pensano al dopo, quando ci sarà la necessità di ripartire sul piano economico e aumenterà il rischio che la Cina sfrutti a suo vantaggio la situazione. In Europa e ovunque ci sia bisogno di aiuti/investimenti (in particolare l’Africa). L’allarme da Londra si sovrappone ad uno analogo lanciato dagli agenti tedeschi. Stessa musica, stessa paura. A Berlino, inoltre, sottolineano come i cinesi cerchino di influenzare gli ambienti politici.Aggiungerei tre punti:1) Il pericolo è reale, ancorato ai fatti.2) C’è comunque un confronto diplomatico più esteso, una lotta di influenza con Russia, Usa, Cina su alleati, non allineati e aree contese. L’avvertimento è preventivo, «io te l’ho detto, poi governo sei tu a decidere».3) La concreta difficoltà di avere informazioni precise sulla catena di eventi, dall’esplosione del virus a Wuhan alla presunta fase di rinascita. Ancora tante le incognite accompagnate dagli interrogativi sul reale numero di vittime, probabilmente più alto di quello dichiarato da Pechino.