ANCORA BUGIE, MA DALLE GAMBE CORTE SU CONTE
“Si è fatto l’ospedale in casa”, “Buffone, meno male che era l’avvocato del popolo”, “Mentre negli ospedali mancavano mascherine il p**co ha speso i nostri soldi per pararsi il c**o”. Da due giorni, questa è la media dei commenti su Giuseppe Conte. Migliaia. Il motivo? La notizia che dipingeva il Premier come un avido individuo che, alla prima avvisaglia di emergenza, si era costruito (a spese degli italiani) un vero e proprio ospedale dentro Palazzo Chigi. Un “bunker”, dicevano. Con addirittura le introvabili mascherine FFP3, che Conte avrebbe sottratto ai medici. Indovinate un po’?Era una fake news. Costruita prima e diffusa poi ad arte dai soliti noti. Fatta girare su Facebook e WhatsApp con l’intento di screditare il Premier ed eroderne il consenso. Che dato che è in crescita, a qualcuno infastidisce. E a dirci che è una fake news non è un “professorone”, un “buonista”: ce lo dicono i dati diffusi proprio ora dalla Presidenza del Consiglio. Dati, notare bene, soggetti a trasparenza, quindi incontestabili. Con 3mila dipendenti dislocati in 15 sedi, Palazzo Chigi ha fatto quello che ha allora fatto qualunque altra pubblica amministrazione: ha acquistato 310 pacchi di guanti, 11mila mascherine chirurgiche (quindi usa e getta) e alcuni litri di gel disinfettante. Non per Conte, ma per 3mila dipendenti. E le mascherine FFP3? Neanche l’ombra. Questo è dunque “l’ospedale di Conte”. L’ennesimo, e squallido, tentativo di qualcuno di indebolire gli avversari politici con mezzucci da quattro soldi. Perché quando non puoi batterli con i fatti, ti rimane solo una cosa.
