PAGO, PRETENDO. RIAPRITE LA LOMBARDIA
Quindi, adesso, la Lombardia di Fontana preme per poter “riaprire tutto”. Perché giustamente non importa che sia la regione più colpita dal Covid-19 in Italia, quella col più alto rapporto tra contagiati e morti al mondo, non importa che abbiano rimandato gli anziani malati nelle RSA, provocando delle vere e proprie stragi, non importa che abbiano speso più di 20 milioni di euro per costruire una baracconata di ospedale alla Fiera di Milano che giace praticamente inutilizzato (anche perché serviva solo da spot elettorale), non importa neanche che più della metà delle attività, in realtà, in Lombardia non si siano mai fermate (molte hanno cambiato codice ATECO per poter seguitare a lavorare, molte hanno semplicemente seguitato a tenere aperto infischiandosene dei divieti), l’importante è PRODURRE, FATTURARE. “Lavoro, guadagno, pago, pretendo!”, come diceva il filosofo di riferimento dei leghisti: Guido Nicheli.Zampetti è un po’ il Karl Marx leghista, in pratica. Lo dice pure Salvini, facendo eco al meraviglioso Fontana: bisogna subito passare alla fase 2.Almeno per ora, ovviamente, perché magari dopodomani cambia di nuovo idea e dice che bisognava tenere tutto chiuso. Così, la regione più colpita d’Italia adesso vuole assolutamente essere la prima a ripartire del tutto.E sticazzi se, in un mondo normale, dovrebbe essere l’ultima in assoluto.Bisogna fatturare, amici.Così, poi, puoi pagare la sanità privata.Anche perché, come diceva Giorgetti, il numero due della Lega: “Chi è che va ancora dal medico di base? Nessuno”. Esatto: parlava proprio di quei medici di base che in Lombardia si sono ammalati a decine perché nessuno gli aveva fornito i dispositivi di protezione.E in effetti, adesso, ci andranno ancora meno persone, perché molti di quei medici sono morti.Aveva ragione Giorgetti, in fondo.
